Lazio, Felipe promette: «Sarà il mio anno migliore»

Lazio, Felipe promette: «Sarà il mio anno migliore»
di Emiliano Bernardini e Alberto Abbate
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Giovedì 6 Ottobre 2016, 08:18
ROMA Prende la mira, Felipe vuole segnare. Cappellino, fucile ed occhiali. C'è un nuovo Andershow lontano da occhi troppo indiscreti. Il brasiliano, già entusiasta del paintball di Pioli,
ritrova nel Softair l'istinto del killer. Domenica, subito dopo Udine, era a Ponte Galeria in un centro specifico. Tuta mimetica, giubbotto antiproiettile, e zainetto. Con Wallace, il fratello e altri amici per un'esercitazione per migliorare le capacità fisiche e motorie, per aguzzare la mente. Forse è questo il segreto della sua rinascita psichica. Motivato, convinto, semplicemente Felipe: «Quest'anno sarà il migliore della mia carriera», giura. Perché crede nella Lazio: «E' forte e non sono sorpreso di questa bella partenza, è il frutto del lavoro. E potevamo addirittura essere più in alto in classifica, se avessimo vinto qualche altra partita». Tempo al tempo. Magari al posto dell'Europa League arriverà un paradiso Champions: «Dobbiamo puntare sempre più in alto possibile. Se non sbaglieremo con qualche big, potremo raggiungere traguardi più importanti. Non siamo inferiori a nessuno e abbiamo giovani di grande qualità». A 23 anni, dopo 3 stagioni a Roma, Felipe sembra già un veterano.
BISOGNO DI LIBERTA'
Sempre sotto esame dopo l'addio di Candreva. Su Felipe non c'è più la sua ombra, ma questo crea maggiori pressioni: «Non ne sento il peso, anche quando c'era Antonio cercavo di dare il meglio - assicura però il brasiliano - e quindi per me non è cambiato nulla». Al massimo il ruolo nel 3-5-2: «Da trequartista mi sento il vero Felipe, ma sono contento pure quando gioco terzino sinistro. Anche perché sulla fascia Inzaghi mi dà comunque molto libertà di poter utilizzare il dribbling. Certo, lì devo aiutare di più i compagni». Sabato scorso, nel 4-3-3, Anderson riabilitava con un altro cioccolatino l'amico Keita: «E' un grande giocatore come ce ne sono tanti qui, ma è bello giocare con lui». Sicuramente saranno ancora insieme almeno sino al 4 dicembre, giorno del derby: «Ho già segnato contro la Roma, ma sempre perso. Per noi e per i tifosi vale più di 3 punti, quando vincerò sarà un giorno speciale».
PASSATO E FUTURO
Ha ancora l'oro al collo, Felipe: «Dopo le Olimpiadi, sono tornato, ho recuperato e mi sento in grande forma». Adesso è alla ricerca della continuità: «Tutti i giocatori hanno dei momenti bui». In pochi lo sanno, ma Anderson ha dovuto gestire due anni da incubo a livello familiare. Fra i problemi del padre (ora ai domiciliari per omicidio) e del fratello Julianderson (che vive a Roma con lui) ha speso oltre un milione di euro. Meno male che aveva rinnovato con la Lazio «Per tanti anni perché a me piace tantissimo stare qui. Non sono arrivato qui per andare da un'altra parte, ma nel calcio non si sa mai. Ho tuttavia voglia di crescere, se sarà con la Lazio meglio». L'incognita resta perché Bertolucci, che ha ricevuto la procura ad aprile dalla sorella Juliana, sta lavorando già per un futuro lontano dalla capitale nei prossimi anni. In particolar modo al Chelsea, dove già aveva trascinato Pato, Ramires, Oscar e David Luiz della sua scuderia.
CASO RADU
Affare possibile solo se Felipe dovesse tornare a raggiungere una valutazione da 50 milioni entro un anno e mezzo oppure dovesse riuscire a trovare finalmente il Brasile big con stabilità. Ora, Anderson, se lo coccola a Formello Inzaghi, privo di 11 nazionali. Ieri in gruppo anche Radu, finito in tribuna a Udine per una puntura di troppo. Secondo alcuni esperti, gli effetti del cortisone intramuscolo (iniettato martedì 27 settembre e denunciato all'antidoping solo sabato mattina) potrebbero durare anche 20 giorni, quindi sino a Lazio-Bologna del 16 ottobre. Ma la Lazio è serena e non ha richiesto l'esenzione dal farmaco alla CEFT, specifica commissione della NADA ITALIA (che se ne occupa) che può concederla. Il motivo? Impossibile giustificare l'utilizzo del cortisone (considerata sostanza dopante, se non per fini terapeutici) per la spalla e non per una puntura d'insetto?