TIRA E MOLLA
Nella notte tra venerdì e sabato, l’affare era quasi saltato, con Bielsa che aveva imposto dei paletti davvero duri da mandar giù, con l’intenzione, tra le altre, di modificare alcuni passaggi sul lordo e sulla fiscalizzazione, tentando di ricevere e scaricare direttamente una percentuale del compenso in dollari e in pesos. Una variazione non semplice da attuare, soprattutto all’ultimo momento e senza dimenticare che il contratto tra la Lazio e Bielsa, per volontà di Lotito e per non avere problemi, di comune accordo, era stata redatta dai commercialisti del tecnico di Rosario. Per questo la Lazio non capiva quale fosse il problema, visto che l’allenatore era stato accontentato su tutto seguendo proprio le sue indicazioni. Dopo attenta valutazione e dopo una giornata di silenzio, Bielsa ha ragionato e ripreso a parlare con Calveri e con Lotito in primis. Il segretario generale, stremato e forse impreparato davanti a così tanti cambiamenti improvvisi, si è rimesso sotto a trattare e rivedere qualcosa del contratto. Risolta in parte la vicenda fiscale, Bielsa ha tirato fuori altre grane, come l’ingaggio dello staff, che sarà composto da tre persone e in tutto percepiranno 750.000 euro, ma pure particolari benefit come aerei, casa, albergo e macchina. Tutti da rivedere e tutti da negoziare.
BONUS STELLARI
Per la Lotito si tratta dell’ingaggio più alta dato ad un allenatore sotto la sua gestione.
Nessun allenatore, ma anche calciatore, ha mai percepito uno stipendio di 2,2 milioni di euro netti, più 750.000 per lo staff. Un totale di 3 milioni di euro tondi tondi. Non solo. In queste ultime notti romane-argentine, Lotito pur di convincerlo e non avere più problemi ha alzato i bonus ben 500.000 euro netti in più in caso di qualificazione in Europa League, 800.000 euro per l’eventuale vittoria in coppa Italia e un milione in più se la Lazio riuscirà a qualificarsi in Champions League, incluso terzo posto ma con preliminari, naturalmente, vincenti. Tutto questo perché Lotito vuole Bielsa a tutti i costi e perché è convinto che con lui si può ripartire alla grande. L’attesa è tanta, si spera, a questo punto, che anche la pazienza del patron non abbia limiti.
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