Nazionale, Ventura: «Non andare al Mondiale sarebbe una catastrofe»

Nazionale, Ventura: «Non andare al Mondiale sarebbe una catastrofe»
di Ugo Trani
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Lunedì 2 Ottobre 2017, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 19:46

dal nostro inviato
FIRENZE

«Non andare al mondiale sarebbe una catastrofe». Ventura lo dice infastidito. Già Tavecchio parlò di «apocalisse» e in mattinata, in linea con il presidente della Federcalcio, anche Malagò, il numero uno del Coni, ha messo ulteriore pressione al ct azzurro in attesa dei playoff di novembre, definendo l'eventuale eliminazione come una «tragedia» ovviamente «sportiva». Giampiero si deve, però, concentrare sul presente e non guardare. Per ora, al mese prossimo. L'Italia cerca il punto che gli manca per avere la certezza di giocare gli spareggi. Lo cerca contro la Macedonia, venerdì a Torino. Ma, arrivando a Coverciano, è stato costretto a rivedere la lista dei 25 convocati. Sono già saltati tre centrocampisti, i due titolari Verratti e De Rossi, più il cambio di lusso, l'emergente Pellegrini. Il primo non si è nemmeno presentato (stiramento all'adduttore), il secondo si è arreso all'ora di pranzo (infiammazione al ginocchio) e il terzo ha lasciato il ritiro prima del suo capitano (indurimento al polpaccio). In più c'è Belotti che, spostatosi a Roma per fare ulteriori controlli, sembra difficilmente recuperabile. Così, dopo Barella e Inglese che sono stati chiamati già ieri, ecco Gagliardini e Cristante (52° convocato di questa gestione che si presenterà in serata).

 



SENZA CENTROCAMPO  
«In questo momento ho bisogno di certezze, poi avrò quattro cinque mesi per decidere su chi puntare» ha ammesso Ventura. Che, va capito, non può essere sereno. «A centrocampo stono stato obbligato. In attacco, invece, ho fatto le mie scelte. Di Balotelli ho già parlato abbastanza, ne ho già parlato a più riprese. Zaza È da tempo che non c'è e im attesa di sapere con precisione le condizioni di Belotti abbiamo optato per Inglese che è stato con noi negli stage. Io comunque non ho prreclusioni verso nessuno: seguo pure Criscito, Sansone e Giovinco...». Ma più che davanti, cerca l'Italia in mezzo. «Ultimamente i titolari erano De Rossi e Verratti e la prima riserva Pellegrini. Mancheranno tutt'e e tre che sono giocatori molto importanti. Ma chi avrà spazio spero che possa dimostrare di poter essere una risorsa in più per la nostra Nazionale». Barella, il suo pupillo, potrebbe debuttare. Dipende dal modulo. Gagliardini e Parolo sono già collaudati.

ASSETTO DA PROVARE
Il ct sa che Immobile ormai gioca da solo in attacco. «Fa la punta unica, come del resto Belotti. Io, però, li ho schierati insieme sia qui che nel club. E sanno come muoversi in coppia». Il riferimento alla possibilità di schierare un centravanti e non due è legato al sistema di gioco da scegliere. Se partisse con Immobile, anche per l'indisponibilità di Belotti, rinuncerebbe al 4-2-4. Potrebbe passare al 3-4-3 con Candreva e Insigne sui lati e con Barella e Parolo a centrocampo. L'improvvisa emergenza lo inquieta. «Dobbiamo valutare ma le idee non cambiano. Il problema non è il modulo ma è come si interpreta. In due giorni avremmo potuto affrontare determinati discorsi, ma Barella e Cristante non sono mai stati parte di questo gruppo. Siamo comunque l'Italia e dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista. Quando si incontrano squadre più forti dobbiamo essere ben preparati, prima del Mondiale faremo tanti allenamenti, mentre adesso abbiamo solo 48 ore di tempo».

SOLITA POLEMICA
Sarri vorrebbe cambiare il calendario, creando uno spazio per le nazionali. Ventura non appoggia la sua proposta e anzi lo stuzzica. «Io ho provato a chiedere di anticipare di tre giorni il campionato e sono finito in Parlamento... Figuriamoci se ora mi espongo su questo argomento, spingendo per cambiare le date del calcio internazionale, che cosa accade in Italia. Se mi danno i giocatori per più giorni, io mi schiero subito. Le Nazionali comunque ci sono sempre state e chi è chiamato ad allenare un top club sa in partenza che molti calciatori saranno convocati. Io, con il Torino, ne ho avuti anche dodici...».

NUOVO PARTNER
Il dg Uva, prima della conferenza stampa di Ventura, ha presentato il quarto top sponsor della Nazionale: Poste italiane si va ad aggiungere a Tim, Fiat ed Eni. «Un brand prestigioso che ci accompagnerà nel progetto di sviluppo del nostro calcio» ha spiegato Uva, durante la presentazione nell'Aula Magna di Coverciano.

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