Roma, De Rossi: «Se giocassi il derby come a vent'anni sarei morto»

Foto Mancini
di Redazione Sport
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Domenica 4 Dicembre 2016, 18:51
«Abbiamo battuto la terza, adesso affronteremo la seconda e la prima. Sembra un torneo con la Nazionale quando fai quarti, semifinale e finale in cui affronti tutte le forti»: così Daniele De Rossi dopo la bella vittoria giallorossa sulla Lazio. «Hanno fatto un errore che gli è costato caro - le sue parole a Premium - La gara era equilibrata, ma alla fine questi derby sono condizionati spesso da una non bellezza del gioco. Abbiamo sicuramente fatto delle partite migliori. La rissa dopo il primo gol? Io ho visto 4-5 di noi addosso a Cataldi che è un bravissimo ragazzo e ho cercato di dividere la situazione. L'arbitro mi ha detto che di solito in questi casi si ammoniscono i due capitani ma che in questa situazione aveva visto precisamente l'accaduto e ha preso la decisione di espellere Cataldi e ammonire Strootman».

«Questa era una partita da vincere per vari motivi - aggiunge il capitano giallorosso - ma ora non dobbiamo esaltarci, non abbiamo vinto niente. Qui a Roma si passa dall'esaltazione se vinci il derby, alla disperazione se lo perdi.
Questa è stata la dimostrazione che in squadra abbiamo giocatori forti. Il mister saprà trovare le soluzioni migliori perché c'è il materiale umano poi se compreremo qualche giocatore per migliorare la rosa, non solo in attacco, noi dovremo essere solo contenti». Emozioni derby? «Se a 33 anni affrontassi i derby come li affrontavo a 20 sarei già morto. Poi ovviamente quando si arriva allo stadio c'è sempre il brivido e poi questo derby era particolare perché eravamo da soli, a parte qualche tifoso. Sembrava una sfida in trasferta ma ormai le emozioni le stempero abbastanza bene». L'ultima battuta è sul rinnovo del contratto: «Non ci sono novità, anche perché non abbiamo tempo di parlare di questa cosa che è meno importante rispetto agli impegni della squadra che, soprattutto in questo mese, saranno fondamentali».
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