Senza i risultati l’effetto festa della palla ovale sta svanendo

Senza i risultati l’effetto festa della palla ovale sta svanendo
di Massimo Caputi
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Lunedì 13 Febbraio 2017, 12:40
Aspettando che Lazio-Milan chiuda questa sera la 24esima giornata, con le vittorie delle prime in classifica tutto è andato secondo copione. L’interesse per il campionato è ormai limitato soltanto all’andamento di otto squadre: dalla Juventus alla Fiorentina. I tanti impegni determinati dal ritorno di Champions ed Europa League, insieme alle semifinali di Coppa Italia, saranno le variabili che potranno mutare nelle prossime settimane rendimento ed equilibri tra le squadre coinvolte. L’Inter è esente da qualsiasi impegno che non sia il campionato: un vantaggio che potrebbe anche sfruttare. Due fatti di cronaca accaduti in questi giorni meritano unariflessione: il video “rubato” a Nainggolan e l’umiliante sconfitta della nazionale di rugby. Più che aggiungere commenti sul contenuto delle dichiarazioni di Nainggolan e ciò che hanno scatenato, è interessante soffermarsi sull’analisi e i risvolti di quanto avvenuto.Acolpire è infatti l’estrema vulnerabilità dei calciatori,maanche quella dei club. Soprattutto perchè in questi anni le società hanno sempre cercato di limitare, controllare e gestire la comunicazione dei propri tesserati nei confronti del mondoesterno.
Il “Grande Fratello” del web e dei social rende però tutto complicato, praticamente impossibile. Siamo tutti, nessuno escluso, attori, protagonisti e comparse anche quando e se non lo vogliamo.Non c’è difesa, si possono limitare i danni solo attraverso il buonsenso dei singoli individui, nulla di più. In 17 anni e mezzo di partecipazione al Sei Nazioni, l’Italia ha subito sabato contro l’Irlanda la sconfitta più pesante di sempre. Già il debutto con il Galles era stato deprimente. Il punto è questo: pur ammettendo il divario storico che ci separa da tutti i nostri avversari, è inaccettabile la mancanzadi competitività. Passano gli anni e, invece di crescere, il nostro livello tecnico è addirittura peggiorato. Quanto potrà durare ancora l’effetto “festa” del rugby ? Il pericolo che in assenza di risultati l’entusiasmo del pubblico dell’Olimpico e il buonismo della critica possa svanire non va escluso. 
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