Sensazioni da alta quota.
«Cosa provo? Nulla, penso solo alla partita, non ritengo la gara di domani quella più importante, se non ne avessi fatte 500 in precedenza non sarei qui. Voi credete che sia l'aspetto mediatico a determinare l'importanza, per me era importante anche Sangiovannese-Grosseto per determinare la C2».
La tattica.
«Hanno giocatori uno più forte dell'altro, Buffon ha fatto la storia, Marchisio è straordinario e Dybala sarà determinante in futuro, ha un futuro grandioso davanti. Giocheremo il nostro calcio, l'esperienza ci dice che quando smettiamo di giocare diventiamo vulnerabili quindi l'unica possibilità per uscire da uno stadio tremendo per gli avversari della Juve è giocare il nostro calcio. Magari non ci riusciremo, staremo 70 minuti nella nostra area, ma non per scelta, se ci faranno alzare la testa faremo il nostro calcio. I giocatori in testa devono avere di fare una grande prestazione e poi accettare quello che dirà il campo. La sfida con la Juve potrà essere determinata da una giocata di un singolo, succede spesso quando ci sono squadre molto vicine e con individualità forti».
Sfida speciale.
«Anche noi abbiamo alcuni giocatori abituati a grandi sfide di livello mondiale ma la Juve ne ha otto-nove. L'esperienza conta in certe situazioni ma poi influiscono anche altri fattori. Dobbiamo andare in campo con la consapevolezza che domani abbiamo uno stadio contro ma una città dietro di noi. Non penseremo a numeri, scontri diretti, punti ma a portare in campo l'orgoglio dei tifosi. Poi la tifoseria è matura e se ci vedono giocare con l'anima accetteranno qualsiasi risultato».
Stima per il rivale:
«Allegri ha fatto un lavoro eccezionale, dopo Conte poteva essere dura, forse c'è più di lui di quello che si dice. Nella Juve di Allegri ci sarà qualcosa di Conte come nel Napoli di Benitez, è evidente che quando una squadra lavora 2-3 anni con un allenatore qualcosa rimane»
La designazione dell'arbitro Orsato.
«Quando parliamo di Orsato o Rizzoli - ha detto Sarri - parliamo di arbitri di livello elevatissimo.
Con Orsato ho avuto qualche discussione fuori dal campo, ma lui è un direttore di gara straordinario».
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