«La Roma si ferma così» Diego Lopez anticipa la sfida di sabato contro i giallorossi

«La Roma si ferma così» Diego Lopez anticipa la sfida di sabato contro i giallorossi
di Salvatore Riggio
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Giovedì 18 Dicembre 2014, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 17:19
Diego Lopez ci crede. Il Milan può arrivare terzo, ma dopo la vittoria contro il Napoli a San Siro adesso l'ultimo ostacolo del 2014 è la Roma all'Olimpico. «Sarà una gara bellissima contro una squadra molto forte. Dovremo stare attenti e farci trovare preparati».

Diego Lopez, il terzo posto ora è a due punti.

«Sì, ma questo è un campionato difficile e competitivo. Dobbiamo essere umili e continuare a lavorare per migliorare sempre di più. Ci sono ancora tante partite da disputare».

Con il Napoli c'è stato un passo avanti.

«Abbiamo conquistato i tre punti, ma dobbiamo già pensare alla gara di sabato contro la Roma. Dovremo stare attenti, non sarà facile per niente».

Qual è il punto di forza dei giallorossi?

«Hanno un grande attacco, sfidarli sarà una bella opportunità per noi. Arriviamo da una buona partita con il Napoli e ora abbiamo la possibilità di farne un'altra con la Roma nel suo stadio».

Che lei già conosce, vero?

«Sì, ho giocato lì con il Villarreal nell'ottobre 2009. Avevamo perso 2-1 contro la Lazio in Europa League. L'Olimpico è un bellissimo stadio, uno scenario fantastico».

Molte volte, però, gli stadi italiani sono vuoti durante le partite.

«È vero e questa cosa mi ha colpito molto. In Spagna, Inghilterra e Germania è diverso, ma sono molto felice di essere qui».

Il Milan che gara dovrà fare?

«Vogliamo fare una prestazione importante per conquistare i tre punti. Certo, sappiamo quanto sarà difficile e noi dobbiamo ancora migliorare tanto. Per noi era fondamentale tornare al successo dopo la sconfitta di Marassi con il Genoa».

Abbiamo parlato dell'attacco giallorosso. E lì davanti la Roma ha un certo Francesco Totti.

«Lui è una stella, un grandissimo calciatore. Ma la Roma non ha soltanto Totti, è una squadra importante. Hanno un attacco preparato e veloce».

E voi avete il problema Torres.

«Ma Fernando è tranquillo, ha esperienza e sa cosa fare. Non sta giocando, ma si allena bene ed è forte mentalmente. Sarà importante per noi e sono sicuro che ce la farà».

Secondo lei chi è favorita per lo scudetto tra Juventus e Roma?

«In questo momento sono pari. Sono due grandi formazioni, che stanno avendo continuità. La Juve è andata avanti in Champions League, la Roma no. Ma questo non cambierà gli equilibri in campionato».

Contro un grande attacco ci dovrà essere una difesa preparata. In questa prima parte di stagione ci sono stati molti errori lì dietro.

«Nelle ultime gare la retroguardia ha fatto molto bene. Comunque non è questione di difesa perché è tutta la squadra che deve attaccare e difendere. Miglioreremo continuando a lavorare tutti insieme».

Qual è la cosa che l'ha colpita di più del Milan?

«È una grande società, ha tradizione. C'è il progetto di riportare in alto il Milan».

Chi sono le rivali più pericolose per il terzo posto?

«Il Napoli è un avversario molto forte; Sampdoria e Genoa stanno disputando una grande stagione e poi ci sono Inter e Fiorentina. Siamo in tanti».

Ma perché ha scelto il Milan?

«I rossoneri sono sempre stati la mia prima opzione. Ancelotti me ne ha parlato bene».

Come mai ha lasciato il Real?

«È arrivato anche Navas e la situazione è un pò precipitata. A quel punto è arrivato il Milan: qui sono stato titolare con due allenatori diversi, non posso lamentarmi».

Poteva arrivare già 10 anni fa dal Villarreal.

«Sì. Quando sono arrivato al Real Madrid, William Vecchi mi ha detto che mi aveva visionato molte volte per portarmi a Milano».