Dopo la vittoria sul Sassuolo, ora la Roma «Sicuramente, non possiamo andare all'Olimpico cercando solo di non prenderle, ma dobbiamo giocare con la mentalità di chi vuole fare la partita, dobbiamo cercare di approfittarne quando loro ci concederanno spazio. Non possiamo rinunciare alle nostre caratteristiche. La vittoria sul Sassuolo penso ci sia servita anche a livello mentale e mi auguro che ci porti ad avere ancora più convinzione e temperamento. Non parlo di tranquillità perché mancano ancora tante giornate e il calendario non è facile».
La squadra di Garcia
«La Roma la conoscete bene e, dagli ultimi risultati, sembra essere in crescita. Ha una bella batteria di parecchie punte, in fase offensiva, con giocatori di qualità e spessore da centrocampo in avanti. Loro soffrono questa posizione di classifica. Quest'anno era partita alla grande, ma poi ha avuto una serie di difficoltà e, dopo questo sorpasso, troveremo un ambiente particolarmente difficile. Andando la Lazio a Torino, loro cercheranno di fare punti. Noi siamo tesi, ma convinti di fare la partita giusta».
Il tifo romanista
«Sono il 12° uomo in campo. Il fatto che manchi una parte della curva, conta relativamente. Certo, meno gente c'è allo stadio, meglio stiamo, ma, anche se pochi, si sentiranno. Al di là di tutto, dipende molto da noi e dalla nostra prestazione. Non bisogna sbagliare assolutamente niente».
Formazione
«Denis l'ho visto bene, non era un problema fisico, era un discorso di mente. Ora che ha trovato i gol, sembra rasserenato, ma deve lavorare ancora. Noi abbiamo bisogno del suo apporto. Estigarribia non è recuperato, ma penso che per un'ora terrà. Ha corsa e resistenza, lo schiererò dall'Inizio. Poi troverò altre soluzioni durante la partita. I cambi lì ho, spero di poter giocare in 11 tutti i 90° minuti, facendo cambi tattici e non obbligati».
Il futuro
«Lo sblocco di Denis avrà un effetto positivo su tutta la squadra, soprattutto dal punto di vista mentale. Spero ci abbia dato più convinzione...non tranquillità, sia ben chiaro. Abbiamo un calendario difficile: ora la Roma, poi L'Empoli, poi la Lazio in casa. Non c'è da stare allegri. Mi auguro che questa vittoria ci abbia dato una grande convinzione e grande temperamento, requisiti per poter vincere una gara. Domenica abbiamo continuato a giocare, creando opportunità e, questa, è l'Atalanta che mi piace vedere. Se poi l'avversario sarà più bravo, vincerà, pazienza. L'importante è che la prestazione venga fuori per tutti i 90 minuti».
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