Pressing - Una tranquilla domenica di follia dentro e fuori dal campo

Pressing - Una tranquilla domenica di follia dentro e fuori dal campo
di Massimo Caputi
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Lunedì 27 Aprile 2015, 06:36 - Ultimo aggiornamento: 13:05
Una tranquilla domenica di follia: bombe carta, minacce, pugni e i risultati del campo. In questo week end il calcio italiano non si è fatto mancare nulla. Non ci sono parole per quanto accaduto nel derby di Torino, dopo episodi come quelli, infatti, si parla sempre troppo: ci s'indigna, si scaricano le colpe e si promettono sanzioni, poi tutto passa fino ad un nuovo inquietante fatto violento. La domanda è una sola: come fa un ordigno a entrare in uno stadio? Diverso ma altrettanto grave l'agguato a Tonelli negli spogliatoi di Bergamo. Le versioni parlano di insulti e di pugni, qualunque sia la verità questa va accertata e ne devono seguire sanzioni pesanti. Alla follia degli episodi violenti si aggiunge, e meno male, quella dei risultati del campo. A sei giornate dal termine, scudetto a parte, può succedere di tutto perchè dietro la Juventus, sconfitta dopo vent'anni dal Torino, ogni pronostico rischia di essere ribaltato. Solo tre giornate fa il Napoli era a nove punti dal secondo posto della Roma, criticato, eliminato dalla Coppa Italia e spedito in ritiro dal suo presidente. Ora, travolta la Sampdoria, la squadra di Benitez vola a suon di reti insidiando prepotentemente le due romane: il secondo posto è tutto da giocare. Lazio e Roma nelle ultime due gare hanno ottenuto un solo punto: un pareggio e una sconfitta. Per le due squadre i momenti sono evidentemente differenti, simili però possono essere i rimpianti. La Lazio è seconda ma con il Chievo ha perso un'enorme opportunità. Non bastano le assenze a giustificare il passo falso, ora che le responsabilità aumentano e i tre punti pesano come macigni, è fondamentale saper gestire e amministrare le situazioni, dimostrando maturità. La rete di Klose era un tesoro da custodire. La Roma di occasioni ne ha perse tante, ha visto svanire occasioni e punti nonostante le dichiarazioni d'intenti dei protagonisti. I problemi sono evidenti ma, a questo punto, si potranno risolvere il prossimo anno, ora servono spirito di sacrificio, unità e meno parole per salvare la stagione.