Juventus-Marchisio: prove d'addio

Juventus-Marchisio: prove d'addio
di Alberto Mauro e Eleonora Trotta
4 Minuti di Lettura
Martedì 22 Agosto 2017, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 11:27

TORINO Le modalità e le motivazioni sono profondamente diverse da quelle che hanno portato Leonardo Bonucci al Milan. Ma a poco più di una settimana dalla fine del mercato estivo la Juventus rischia di perdere un'altra bandiera, in nome della politica di ringiovanimento e del 4-3-3. Un addio sicuramente più clamoroso e inatteso di quello del difensore, perché Claudio Marchisio è il giocatore che più di tutti incarna l'anima della Juventus e indossa la maglia bianconera da 24 anni. La sua avventura a Torino rischia di essere arrivata al capolinea? I segnali al momento non sono quelli di un addio categorico e imminente attenzione ma il fatto che la dirigenza juventina non lo consideri più incedibile è già di per sé una spia piuttosto significativa.
Perché proprio Marchisio? Se lo chiedono i tifosi, che fanno i conti col cuore e non con le spese e i ricavi di una società che negli ultimi 6 anni non ha sbagliato nulla. Se per Bonucci è stata una separazione praticamente consensuale, anche per incompatibilità caratteriale con Allegri, per Marchisio sarebbe più una questione di reciproche opportunità. Al momento la priorità del Principino rimane la Juventus, dal suo entourage smentiscono le voci di un possibile addio, ma è vero che la sua ultima stagione è stata più complicata del previsto, per gli strascichi dell'infortunio al crociato, ora non c'è più tempo da perdere anche perché la prossima estate ci sono i Mondiali.
SOSTITUTI
Claudio vuole giocare ed essere ancora decisivo, la panchina in Supercoppa non ha aiutato. Dall'altra parte c'è una società che lavora per ringiovanire la rosa, e nel caso in cui come sembra dovesse arrivare un altro grande colpo a centrocampo dopo Matuidi (Strootman è quello che piace di più, poi Renato Sanches, Emre Can, Kovacic, N'Zonzi, Andrè Gomes) gli spazi per Marchisio nel 4-3-3 di Allegri si ridurrebbero ulteriormente. Infine da un punto di vista molto pragmatico e poco sentimentale potrebbe essere una delle ultime occasioni per vendere Claudio (classe 1986) a cifre da top player. Lo scenario è complesso, non si escludono colpi di scena in un senso e nell'altro nei prossimi giorni. Conte lo conosce benissimo e il Chelsea potrebbe essere una destinazione interessante, ma occhio al Milan alla ricerca di una mezzala.
LUNGO INSEGUIMENTO
I pensieri di Marotta sono rivolti anche ai rinforzi in difesa, con Garay ancora nel mirino, e alle corsie. Ieri c'è stato un nuovo contatto con l'Atalanta per anticipare il rientro di Spinazzola, sempre più determinato a vestire la maglia bianconera, nonostante il muro alzato da Percassi. L'incontro di oggi tra Juve e Genoa per Laxalt (nel mirino dei bergamaschi) potrebbe sbloccare la situazione. E' arrivata, intanto, la firma di Nikola Kalinic con il Milan che, in diretta Facebook, replicherà il rito della sigla sul contratto quadriennale per salutare i tifosi e il vasto pubblico cinese. L'Inter, ufficializzato lo scambio di prestiti Cancelo-Kondogbia con il Valencia, non allenta invece il pressing sul City per Mangala, già in parola con i nerazzurri. Ma Walter Sabatini in questa fase resta concentrato sull'attacco. I tavoli sono diversi e molto affollati: c'è quello con il Caen per Karamoh e, soprattutto, quello con la Sampdoria per Schick.

Nel frattempo, sono state avviate le pratiche per tesserare con anticipo il giovane argentino Colidio, nei giorni in cui dovrebbe salutare anche Gabigol. Ricerche offensive pure per Cagliari e Sampdoria. I sardi, annunciato Van der Wiel, proseguono le discussioni con il Napoli per Pavoletti, mentre i blucerchiati hanno puntato l'azzurro Zapata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA