Lazio-Adriano, c'è l'accordo: ora l'esterno brasiliano deve liberarsi a costo zero dal Barcellona

Lazio-Adriano, c'è l'accordo: ora l'esterno brasiliano deve liberarsi a costo zero dal Barcellona
di Alberto Abbate e Daniele Magliocchetti
4 Minuti di Lettura
Martedì 31 Maggio 2016, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 12:20
Destro, sinistro, che sgommata sulla fascia. Adriano dice sì alla Lazio e sgancia il Barcellona: ora è il club blaugrana a doverlo svincolare dall'opzione di rinnovo sino al 2017, esercitata lo scorso 15 marzo. Luis Enrique si oppone, ma sulle ramblas gongolano all'idea di liberarsi di 6 milioni lordi per un altro anno. E per un terzino utilizzato appena 8 volte (19 con le coppe) nell'ultima Liga. Il cartellino gratis rimane la condicio sine qua non di Lotito e Tare, che già dovranno pagare 2 milioni di commissioni oltre al quadriennale da due milioni a stagione. Adriano si è convinto del progetto biancoceleste, non aspetta più il Milan. Appena il Barcellona darà il benestare, volerà a Formello. E si trascinerà un curriculum pazzesco: 2 scudetti, 1 Coppa di Spagna, 3 Supercoppe di Spagna, 1 Champions League, 1 Supercoppa europea e 1 Mondiale per club. Diciassette titoli nazionali e internazionali, senza trascurare i successi con la maglia del Brasile: 1 Mondiale Under 20 nel 2003 e la Coppa America nel 2004. Un vincente, senza ombra di dubbio. Un terzino che ama lanciarsi all'attacco (tant'è vero che nel Siviglia girava spesso come esterno offensivo), ma che sa mantenere gli equilibri della terza linea. Un furetto esplosivo (172 centimetri per 67 chili), un giocoliere con entrambi i piedi, non a caso tra i protagonisti del leggendario tiqui-taca di guardioliana memoria. Eccolo Adriano, a 31 anni vuole essere imperatore.

DESTINO
Da Curitiba con furore, Adriano Correia Claro. Più semplicemente Adriano, classe 1984, nel calcio dei grandi già dal 2002: in un biennio due campionati paranaensi, poi subito il salto carpiato in Europa grazie alla chiamata Siviglia. Per una carriera a dir poco scintillante: in 6 stagioni con il club andaluso 2 Coppe di Spagna, 1 Supercoppa di Spagna, 2 Coppe Uefa e 1 Supercoppa europea. Adriano spinge sempre. E se accelera è irresistibile. Pochi sprint negli ultimi anni, ma il brasiliano è ancora buono a ballare il samba. Ne aveva seguito i passi Sabatini, a gennaio sembrava vicino alla Roma per 5,5 milioni. Addirittura Douglas, suo compagno di squadra, pubblicò sul suo profilo Instagram un enigmatico messaggio nei confronti di Adriano: «Auguro a te e alla tua famiglia il meglio». A Roma arriverà dunque con sei mesi di ritardo, ma sull'altra sponda del Tevere.
 
ALTRI AFFARI
Decisivo il blitz in Catalogna del ds Tare con il segretario Calveri. Il giorno dopo volati a Lisbona. Rimane aperta la trattativa con il Benfica per Jardel. Anche il difensore ha detto sì alla Lazio, ma il club portoghese chiede addirittura 10-12 milioni, perché 4 andranno all'agenzia Traffic. No alle contropartite tecniche Mauricio e Gentiletti, inserite invece dal Genoa nell'affare Pavoletti, al momento in standby per volontà dell'attaccante: Leonardo prende tempo per pensarci (c'è chi dice che aspetti il Milan), ma non ha detto un no definitivo. Così a Milano la Lazio si è concentrata su Lapadula: sottilissima la distanza economica fra l'offerta biancoceleste (7,5 milioni più uno di bonus) e la richiesta del Pescara (10 milioni). Il 26enne vuole essere titolare in A il prossimo anno e per questo Formello rimane la destinazione più gradita rispetto a Napoli o Torino (bianconera): «Decideremo insieme il suo futuro dopo i play-off», assicura il presidente Sebastiani, dopo essersi goduto l'ultimo gol del suo gioiello.

NON SOLO COPPA
Mercato biancoceleste in fermento, peccato venga fatto senza l'allenatore. Ancora caos sulla panchina biancoceleste, con Prandelli favorito, ma ormai depresso a Firenze in attesa di una chiamata che continua a non arrivare ormai da una settimana dall'ultimo incontro a Roma. Tanto più che Lotito prosegue imperterrito i suoi casting: sabato a Milano vis-a-vis con Maran del Chievo, in trattativa anche con l'Atalanta. C'è chi rilancia Gasperini o Montella, con Ventura a un passo della Nazionale. A Formello sempre bloccato Simone Inzaghi, in attesa della decisione finale. Annunciata per venerdì scorso dal diesse Tare, forse imbarazzato per l'ennesima figuraccia confezionatagli da Lotito sul fronte allenatore. Si spera solo che una fumata bianca possa arrivare il prima possibile a quasi un mese dal ritiro di Auronzo di Cadore. La Lazio resterà sulle Tre Cime di Lavarello sino al 23 luglio (amichevole con la Spal). Poi, con una certa nostalgia d'Europa, si tufferà in una serie d'amichevoli internazionali. Ieri dall'Olanda annunciavano la partecipazione biancoceleste alla Copa Kleuver 2016 il 14 e il 15 agosto con Feyenoord, Anderlecht, Sparta Praga e Gent fra le altre squadra. Magari allora si parlerà di mercato anche con un allenatore.