Leicester, Ranieri: «Vincere la Premier? Ho detto ai ragazzi, “o quest'anno o mai più”»

Leicester, Ranieri: «Vincere la Premier? Ho detto ai ragazzi, “o quest'anno o mai più”»
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Lunedì 8 Febbraio 2016, 17:19
«Una rivincita su Mourinho? Non ho mai guardato a queste cose, penso a guardare il mio lavoro. Alla squadra ho detto: “questa è una Premier talmente strana che ci dobbiamo credere. Noi stiamo facendo bene ma le altre grandi non stanno ingranando, quindi quest'anno o mai più”. Il prossimo anno saremo intorno al decimo posto.... I ragazzi vogliono fortemente vincere». Il tecnico del Leicester Claudio Ranieri è convinto che la sua squadra possa continuare a fare bene. Il piccolo club inglese guida la Premier League e non vuole fermarsi anche grazie al suo attaccante Jamie Vardy. «È un giocatore che ha fatto gol nelle categorie inferiori, è stato preso a un milione dai dilettanti e sembrava una follia, in B ha fatto 16 gol, l'anno scorso 5 o 6 e quest'anno l'ho lasciato libero». «Mi auguro di non arrivare secondo, perché quando ci arrivo è un problema...», scherza poi Ranieri. «Leicester in Champions e la Nazionale se Conte lascia? Se si può fare tutte e due sì....», risponde il tecnico romano a Radio Anch'Io Sport.

La realtà del Leicester è particolare. «Il monte ingaggi non supera i 70 milioni. Qui c'è il salary-cup e più di tanto non possiamo spendere. L'anno scorso la squadra si è salvata, più anni stai in Premier e più puoi spendere. Avevamo un monte ingaggi basso perché era salita da poco dalla serie B», spiega Ranieri. «Questa è una squadra che si è salvata l'anno scorso facendo le ultime 5-6 partite da disperati, avevano un altro sistema di gioco e mi sono accorto che bisognava cambiare qualcosa. Io cambierò ma doverete dare sempre tutto, da disperati fate cose magnifiche e vi voglio vedere sempre disperati, gli ho detto». L'allenatore testaccino si sta togliendo delle belle rivincite, anche se non vuol usare questo termine. «Nel nostro mondo siamo subito pronti a dare delle etichette, non ero infastidito dallo scetticismo, ma dal pressapochismo. Ho scelto di andare ad allenare la Grecia perché avevo voglia di conoscere come si allena una nazionale, con la Grecia ho detto perché no, andiamo a vedere e a fare questa esperienza. Ma come può un allenatore, dove c'era da cambiare tutto, farlo con sole 4 partite giocate e senza amichevoli. Li allenavo tre giorni prima della gara, abbiamo perso su rigore 1-0 la prima non li vedo più per mesi, poi altra partita, e così via. Come può in questo modo un allenatore che deve ricostruire una squadra, vincere? Ho fatto male la scelta non il lavoro. Lì è una situazione drammatica, sono al terzo allenatore e continuano a perdere».

Secondo Ranieri la cosa importante in un club è avere programmazione. «L'importante è che tu abbia una società alle spalle, una seria programmazione. In Italia ci sono più difficoltà perché quando le cose vanno male, sembra che va male tutto. Qui i giocatori sono più sereni, l'ambiente è diverso, si vive lo sport a 360 gradi. Noi quando una squadra va male o la contestiamo o si chiama sotto la Curva, qui amano lo sport e ti battono le mani anche se sei l'ultima in classifica, basta che ti impegni». Ora il Leicester, dopo la vittoria sul Manchester City è atteso da un altro scontro al vertice con l'Arsenal. «Molti scrivono che se passiamo l'esame Arsenal è fatta, ma non è così. Come noi creiamo la vita difficile agli altri, gli altri lo faranno a noi. Le ultime tre partite di Premier sono con Everton, Manchester United e Chelsea, c'è da spingere». Poi sul presidente del club, Ranieri aggiunge: «è una persona eccezionale, è lui che mette positività, non vuol sapere nulla, mette il budget e viene a vedere le partite. Il 20 ottobre è la mia festa e lui prima della partita si è presentato con due carrelli con la torta e tutti a cantare “Happy Birthday” e il tutto prima della partita, pensate se accadesse in Italia...».
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