Claudio Ranieri, l'uomo delle missioni impossibili: a 71 anni torna a Cagliari e lo riporta in Serie A

L'allenatore romano ha preso la squadra al quattordicesimo posto e l'ha condotta in serie A

Claudio Ranieri, la nuova impresa a 72 anni: conduce il Cagliari alla promozione con la sua anima testaccina
di Stefano Carina
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Domenica 11 Giugno 2023, 23:01 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 09:13

C'è riuscito un'altra volta. L'uomo delle missioni impossibili, Ranieri, ha riportato il Cagliari in serie A. A 71 anni Sir Claudio si regala e regala ad un'isola intera un'emozione paragonabile ad un altro scudetto. Per come è arrivata, sofferta, come è la storia di un allenatore che non avrà vinto tantissimo ma come pochi ha lasciato il segno. Ovunque è andato. A Roma, non vincendo per una gara, quella contro la Sampdoria, un campionato meritato che ancora dopo 13 anni non si capisce come i giallorossi abbiano perso. A Leicester, in una favola da Cenerentola, che da poco si è risvegliata dal sogno retrocedendo dopo anni in Championship. Ma non solo. Ranieri è stato ovunque. E ovunque si ricordano di lui. Dopo aver allenato Vigor Lamezia, Campania Puteolana, Cagliari, Napoli e Fiorentina (riportandola in A), nel 1997 è stato uno dei primi allenatori italiani a provare l'avventura all'estero. 

IL GIRAMONDO

Si trasferisce così a Valencia.

Poi passa all'Atletico Madrid e nel settembre 2000 fa le valigie e trasloca in Inghilterra andando ad allenare il Chelsea. In quattro stagioni arriva quinto, poi sesto, quarto e secondo. Nel 2004 Abramovich lo sostituisce con Mourinho. Torna in Italia, prima al Parma poi alla Juve. Alla Roma sarà richiamato d'urgenza tra marzo e giugno 2019, prima dell’ultima esperienza alla Sampdoria. Anche a Genova è capace di lasciare il segno, salvando i blucerchiati prima di rassegnare le dimissioni per incompatabilità con la società. I fatti, suo malgrado, gli daranno ragione. Ma prima ha allenato anche a Monaco, è stato ct della Grecia, ha lavorato al Nantes, al Fulham e al Watford. Prima di far ritorno nell'isola felice, nella sua Cagliari. Romano doc, cagliaritano di adozione, Sir Claudio è l'uomo della porta accanto. Quello che ti accoglie con un sorriso, quello che spesso pensi sia superato e tratti con sufficienza.

E invece, quando meno te l'aspetti, piazza sempre la zampata. Con classe, of course. Anche ieri, tra le lacrime che a fatica stava trattenendo, il primo pensiero lo ha avuto per il tecnico del Bari e per i 54mila del San Nicola. Ranieri è fatto così. Capace di commuoversi quando all'Olimpico la Curva Sud gli regala uno striscione inatteso che per lui, vale più di 10 scudetti: «Nel momento del bisogno hai risposto presente e adesso ricevi l'omaggio della tua gente». Del resto Sir Claudio è fatto così: chi ha bisogno lo chiama e lui risponde presente. Sempre. In Inghilterra lo deridevano chiamandolo "Mr. Tinkerman", l'indeciso, quando allenava il Chelsea dell'era pre-Mourinho. Hanno cambiato idea da tempo. Oggi, con l'innesima impresa in una carriera incredibile, è arrivata soltanto l'ennesima conferma.

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