Cassino, business con i fondi dei migranti: l’accusa chiede condanne per un totale di 70 anni di carcere

Per cinque dei coinvolti avanzata l'assoluzione, proposta la confisca di oltre un milione di euro

Cassino, business con i fondi dei migranti: l’accusa chiede condanne per un totale di 70 anni di carcere
di Vincenzo Caramadre
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 15:38

Diciassette condanne per un totale di 70 anni di carcere, cinque assoluzioni e un milione di euro da confiscare. Sono queste le richieste dell’accusa al termine del dibattimento per il presunto business con i soldi dei migranti. I soldi erogati delle prefetture di Frosinone e Caserta che sarebbero stati utilizzati per scopi diversi. A giudizio, a vario titolo, per reati che vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di dipendenti pubblici, estorsione, truffa ai danni dello Stato ed emissione ed utilizzo di fatture false, sono finite 22 persone, tra imprenditori, professionisti e pubblici amministratori.

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LA VICENDA

Per diversi capiti d’imputazione non si sarebbe formata la prova in aula e per questo il pm Alfredo Mattei, che ha coordinato le indagini su tre cooperative (Casa di Tom, La Ginestra a Lavoro per la Salute) che ospitavano migranti dal 2012 al 2016, ha proposto al collegio penale del tribunale di Cassino, presieduto dal giudice Marcopido, l’assoluzione; per altri è intervenuta la prescrizione.

Ecco l’elenco completo della richieste per coloro i quali erano finiti a processo con l’ipotesi di essersi associati: Paolo Aristide Aristipini 48 anni di Cervaro: 6 anni e 4 mesi di reclusione; Katia Risi 44 anni di Cervaro: 7 anni e 2 mesi di reclusione; Bruno Scittarelli 70 anni di Cassino (ex sindaco): 5 anni di reclusiones; Daniele Scittarelli 37 anni di Cassino: assoluzione; Daniele Quadrini 48 anni di Sora: assoluzione; Michele Murante 70 anni di Poggio Mirteto (Rieti): 5 anni e 6 mesi di reclusione; Lucia Risi 37 anni di Cassino: assoluzione; Francesco Mosillo 37 anni di Cassino (ex consigliere comunale ed ex vice presidente del Cosilam): 4 anni e 10 mesi di reclusione; Lucio Secondino 43 anni di Cassino: 4 anni e 10 mesi di reclusione; Dino Secondino 45 anni di Cassino (ex presidente del Consiglio comunale di Cassino): 3 anni e 4 mesi di reclusione; Michele De Rosa 36 anni di Cassino: 2 anni di reclusione; Luca Imondi 38 anni di Cassino: 2 anni e 2 mesi di reclusione; Martino Valiante 58 anni di Santa Maria Capua Vetere (Caserta): 2 anni e 6 mesi di reclusione.

Per gli altri ai quali non era stato contestato il vincolo associativo: Modesto Della Rosa 60 anni di San Giorgio a Liri (ex sindaco e attuale vice sindaco) 3 anni e 4 mesi di reclusione; Angelo Marrocco 69 anni di Rocca d'Evandro (ex sindaco Rocca d'Evandro): assoluzione; Massimiliano Murante 34 anni di Poggio Mirteto (Rieti): 6 anni di reclusione; Alessandro Pieroncini 36 anni di Poggio Mirteto (Rieti): 4 anni di reclusione; Ornella Romanelli 63 anni di Rocca d'Evandro: assoluzione; Simone Di Nallo 42 anni di Cervaro: 1 anni e 6 mesi di reclusione; Giuseppe Di Pilla 67 anni sindaco di Sant'Agapito (Isernia): 4 anni e 4 mesi di reclusione; Salvatore Maddonni 63 anni di Sant'Agapito (Isernia): 6 anni di reclusione e Giuseppe D'Errico 40 anni di Casagiove (Caserta): 2 anni di reclusione.

LA REQUISITORIA

Il pm Mattei nella lunga e articolata requisitoria ha parlato di «maggiorazione dei costi accertata nella sua globalità»; ma anche di «fraudolenti inadempimenti agli obblighi di accoglienza» e infine di «meccanismo truffaldino» per l’acquisto di elettrodomestici «non destinati alle strutture dove c’erano stranieri».

Prossima udienze, in cui parleranno le difese, in calendario tra una settimana.

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