Sora, siringhe nei vicoli e cittadini esasperati: «Centro terra di nessuno»

Le zone bonificate a più riprese dagli operatori della municipalizzata

Sora, siringhe nei vicoli e cittadini esasperati: «Centro terra di nessuno»
di Roberta Pugliesi
3 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Maggio 2024, 07:45

L’EMERGENZA

Emergenza eroina a due passi dal Corso. Spettacolo indegno sotto gli occhi degli operatori della municipalizzata che puliscono, bonificano per poi tornare a trovare decine di siringhe in ogni angolo del centro il giorno dopo. Come accaduto l’altra mattina. La presenza di siringhe in ogni angolo della città è un fenomeno che va avanti da mesi.

I tossici scelgono perlopiù i vicoli del centro, lontano da occhi indiscreti ma anche le aiuole in periferia. Sono in condizioni di pericolo e carenti sotto il profilo igienico sanitario molti vecchi immobili nel centro storico dove monta la protesta di chi ci vive, costretto a subire e ad assistere impotente ad un viavai di spacciatori, tossici ed alcolizzati che utilizzano vecchie case per le loro attività. Stabili abbandonati da anni e per questo ricettacolo di malintenzionati. Il problema interessa tutti ma soprattutto chi risiede nelle vicinanze di quelle abitazioni, in pieno centro, dietro il museo o il Comune, costretti a dover respirare un’aria maleodorante, a sentire strani rumori notturni e ad assistere ad un viavai di persone in condizioni psicofisiche alterate.

I LOCALI

Basta fare una passeggiata per rendersi conto dello stato in cui versano quei luoghi che sono accessibilissimi a chiunque poiché privi di porte che ne sbarrino l’accesso. A terra, all’interno, c’è di tutto: siringhe, flaconi di metadone, cucchiaini, resti di spinelli, fazzoletti sporchi, bottiglie di vetro rotte e molto altro. La puzza di urina è insopportabile.

«Non è possibile convivere con questa situazione. Sono anni che segnaliamo questa situazione - lamentano alcune persone -. È possibile che un comune tolleri una situazione del genere? Perché non provvedono a rintracciare i proprietari, a sanzionarli e a costringerli attraverso una ordinanza a sistemare queste case?».

Gli operatori della società Ambiente e Salute provvedono a pulire e pochi giorni dopo è nuovamente pieno. Sono ovunque, in ogni angolo.

IL FENOMENO

Un fenomeno in aumento che allarma e che - come più volte ribadito - dovrebbe essere affrontato dalle istituzioni. Il fenomeno appare piuttosto diffuso e allarmante proprio per le caratteristiche e la portata che ha assunto. C’è chi trova siringhe sporche di sangue a terra, in mezza alla strada, davanti le case, sulla scalinata che conduce alla Madonna delle Grazie. C’è bisogno oggi più che mai di mettere in campo sinergie e progetti per i giovani molti dei quali appaiono disorientati e alla deriva e che purtroppo si avvicinano al mondo della droga trovandosi poi in un angolo da cui uscire diventa difficilissimo. Quello della sicurezza urbana resta un tema complesso, non appannaggio esclusivo dell'amministrazione comunale, e richiede risposte su piani diversi e una forte azione di coordinamento tra soggetti competenti. Numerosi gli appelli dei residenti e degli esercenti che chiedono di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per contrastare il fenomeno dello spaccio. Sicuramente i frequenti controlli da parte delle forze dell’ordine, spesso con le unità cinofile, hanno avuto un impatto importante ma per chi ci vive e in quelle strade ci lavora c’è ancora molto da fare e non sono sufficienti per arginare un problema che è soprattutto di natura sociale. Problemi anche in periferia: anche nel quartiere di Pontrinio ogni giorno i residenti fotografano siringhe sporche di sangue in mezzo alle aiuole dove giocano i bambini.

Roberta Pugliesi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA