La Roma, prima dell’Olanda, perde uno dei suoi titolari più rappresentativi per personalità, fisico e classe. Nelle prossime due partite, lunedì 17 marzo contro l’Udinese all’Olimpico e sabato 22 al Bentegodi contro il Chievo, non ci sarà nemmeno De Rossi, squalificato ancora per due turni, e il reparto sarà in emergenza. Taddei, decente la sua prova al San paolo, è il primo cambio. Ma il brasiliano ha appena compiuto 34 anni. L’alternativa è Mazzitelli, 18 anni e fin qui mai utilizzato. Senatore o giovanissimo, dunque, da mettere in campo, con Nainggolan e Pjanic. Un’ulteriore opzione è il ritorno a centrocampo di Florenzi, sempre schierato però da esterno offensivo. Nel breve periodo, due partite, una soluzione si trova.
Alla lunga, invece, bisognerà intervenire alla riapertura del mercato, scegliendo quest’estate la pedina giusta. Senza stare a vedere se i giallorossi entreranno direttamente alla prima fase della Champions, quindi conservando il secondo posto, o se dovranno passare attraverso i preliminari, in caso di scivolamento al terzo posto.
La Champions sembra sicura, avendo una gara in più da giocare: il vantaggio sulla Fiorentina quarta è di 13 punti, sull’Inter quinta di 14. Ora c’è da difendere il secondo posto, partendo da più sul Napoli, che è sotto anche per la differenza reti negli scontri diretti (a parità di punti, la Roma sarebbe comunque seconda). La prova del San Paolo dà forza al gruppo di Garcia da qui al traguardo: anche senza De Rossi e Totti, con il capitano pronto per il rientro, i giallorossi hanno dimostrato di essere migliori.
Poi però bisognerà scegliere il sostituto di Strootman: l’olandese non tornerà prima di sei mesi e non sarà subito al top. Da Capoue a Parolo, passando per Obiang, il centrocampo ha bisogno di un innesto. E ancora di più è fondamentale non cedere Pjanic. Perché la Champions non è la serie A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA