TERRITORIO OSTILE
«Ad Aragon dovremo lavorare bene sin dal primo turno di prove libere, come siamo stati capaci di fare sin dalla prima gara dell'anno». Rossi arriva sul circuito spagnolo con la strategia del battitore libero in un pista dove non ha mai vinto in tutta la sua sterminata carriera. Mai come in questa stagione la svolta è necessaria e proponibile. «Aragon ha curve veloci e frenate importanti, quindi sarà decisivo avere una moto dotata di un assetto perfetto». Sul tavolo poi ogni ipotesi, e lo sa anche il trionfatore dell'edizione 2015 Jorge Lorenzo. «Questa pista non si è mai adattata bene alla nostra moto, dunque non si sa mai, specialmente in questa stagione con le gomme nuove che rendono tutto più difficile». Jorge ha ormai 61 punti di distacco da Marquez in classifica, apparentemente fuori da giochi sopraffini. Rossi invece insegue Marc con cinque gara al termine e 43 punti di ritardo, ovvero può aggiudicarsi il suo decimo titolo mondiale guadagnando 9 punti sul rivale ad ogni appuntamento. In soldoni, si tratta dello scarto esatto tra il primo e il terzo posto al traguardo di cinque corse in cui Valentino dovrebbe immancabilmente vincere e Marc occupare il lato più basso del podio. Conti che sembrano improbabili, a patto di escludere cadute, ritiri e duelli in pista di varia umanità. Rossi paga le scivolate in Texas e in Olanda, senza contare la clamorosa nuvola bianca del motore rotto al Mugello, ma l'ottavo posto nel Gp di Germania per uno spiacevole impiccio combinato nella sostituzione delle gomme segna l'inversione di tendenza.
LOTTERIA
Dal gran premio di Austria il bilancio ha cominciato a risalire a favore di Valentino, capace di ridurre da 59 a 43 i punti di svantaggio fino a qui, sul ciglio di Aragon, dove chi sbaglia paga. Per esempio Marquez, proprio lui che in questa stagione non ha mai collezionato una caduta o un ritiro, ma proprio lo scorso anno è finito in terra su questa pista. Statisticamente ha da perdere solo lui, con la media migliore: «Le cose possono cambiare molto da una gara all'altra, perciò dovremo scoprire se saremo in grado di gestire la situazione e fare un bel fine settimana». Poi il colpo di modestia: «Proverò a lottare ancora per il podio davanti al pubblico di casa e al mio fan club». Oltre la cautela c'è la pochezza di un mondiale che il ragazzo di Cervera vuole vincere e invece potrebbe perfino perdere, dal divano, mentre Valentino si presenta in Spagna con la calcolatrice tra i denti»