Due disastrosi assalti, uno in semifinale contro la Francia, l'altro nella finalina per il bronzo. I transalpini vincono di 15 stoccate, gli americani di 14. Un abisso scavato, in entrambi a casi, dopo una prima fase di equilibrio. Gare allo specchio: prima la parità, poi il parzialone, quindi l'incapacità dell'Italia di reagire.
Non è bastata l'esperienza di Andrea Baldini e Andrea Cassarà, non è bastata la voglia di riscatto di Giorgio Avola, dopo il "suicidio" nella prova individuale. Non è bastato nemmeno lo slancio di Daniele Garozzo dopo l'oro conquistato qualche giorno fa. Per l'Italia è una batosta e basta. «Con la Francia nell'ultimo anno abbiamo sempre vinto, forse negli ultimi due. E non credo che loro abbiano mai superato le 30 stoccate» è l'autocritica di Daniele. Che parla con grande maturità anche nella sconfitta. «Non abbiamo saputo reagire e mi prendo io per primo la colpa. In entrambi i casi ho fatto l'assalto dopo aver subito il break degli avversari e ho preso 5-2 da Lefort e 5-1 da Massialas». Break avversario causato principalmente dalle prove disastrose di Cassarà e Baldini. Il primo realizza un passivo di sei stoccate (8-2) contro la Francia e viene sostituito subito dal ct Andrea Cipressa («era spento», dirà). Il secondo fa peggio del primo e incassa un 10-1 contro i francesi e un 8-0 tutto nel quinto assalto contro gli Stati Uniti (sfida che Cassarà guarderà interamente dalla panchina). Come ribadiscono tutti: è stata una sconfitta di squadra. Infatti. Nessuno è da salvare.
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