G7, «Italia cruciale»: gli elogi di Blinken e l’intesa sugli asset russi

U.S. Secretary of State Antony Blinken
di Francesco Malfetano
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Sabato 20 Aprile 2024, 06:25

«L’Italia gioca un ruolo cruciale». Da Capri, dove si è destreggiato tra il mare agitato che gli ha rovinato uno dei pochissimi momenti di svago con la moglie Evan Ryan e una serie infinita di riunioni, Anthony Blinken non ha perso occasione per sottolineare quanto di buono è stato fatto dall’alleato in queste prime riunioni del G7.

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Il segretario di Stato americano va «oltre la cortesia» istituzionale - garantiscono più fonti diplomatiche - spingendosi fino a blandire il collega Antonio Tajani e, per interposta persona, Giorgia Meloni. «Come Paese leader, come Paese che è impegnato nel mondo con molti altri Paesi, che ha le sue proprie relazioni con i Paesi coinvolti in Medio Oriente - ha scandito l’americano - L'Italia ha i suoi contatti diretti e credo che quello che abbiamo visto nell'ultimo paio di settimane è che questi contatti sono stati e rimangono molto importanti per evitare un'escalation, prevenire un più grande conflitto».

Complimenti tutt’altro che peregrini, frutto di una collaborazione che ha portato Anthony e Antonio giovedì sera a sedersi al tavolo per un’extra-sessione di lavoro con Dmytro Kuleba, il ministro degli Esteri ucraino, per affinare il testo delle conclusioni.

I SEGNALI
Segnali che denotano come la diplomazia a stelle e strisce conti molto sull’Italia. In particolare per sbloccare gli asset russi congelati, destinandoli a finanziare la difesa ucraina. Un tema su cui - al netto degli sviluppi che arriveranno a brevissimo dalla Ue, ma solo sull’uso degli interessi maturati sui 200 miliardi sequestrati - c’è piena condivisione. Tant’è che diplomatici, sherpa ed esperti del ministero dell’Economia sono al lavoro per presentare una prima bozza giuridicamente valida al G7 dell’Economia che si terrà a Stresa, sul lago Maggiore, tra il 23 e il 25 maggio. Da lì, è la promessa fatta dai vertici del governo italiano agli alleati, arriverà la bozza che sarà sottoposta ai vertice dei leader di inizio giugno.

La sintonia tra Italia e Usa si misura però anche per l’apprezzamento mostrato per il ruolo recitato in Africa. Non solo negli scenari tradizionali come Libia o Egitto, ma soprattutto nell’area del Sahel, dove la diplomazia nostrana è rimasta sostanzialmente l’unica attiva dopo la cacciata francese dal Niger. Al punto che Roma - in una regione in cui la Russia sta allargando molto la sua influenza - ha recitato un ruolo di intermediario affinché al contingente americano non toccasse lo stesso destino di quello della Francia. Non solo. L’America, spiegano fonti a stelle e strisce, crede fortemente nel ruolo di ponte che Tajani e il governo italiano recitano anche in Medio Oriente. Il dialogo mai interrotto con Teheran ne è l’esempio quasi estremo.

IL COMPLEANNO
Pilastri solidi insomma, per una cooperazione basata anche sul rapporto personale instauratosi proprio tra Antonio ed Anthony. Una reciproca simpatia che sta tutta in una scena che chi ben conosce Blinken («Abitualmente gelido e molto distaccato») definisce «improbabile». Dopo l’incontro con Kuleba, durante la cena organizzata anche per festeggiare i 63 anni del segretario di Stato americano al ristorante il Geranio, Tajani si è presentato al tavolo dell’amico con un’orchestrina napoletana cantandogli un’italianissima versione di Happy Birthday. A quel punto finanche il «gelido» Blinken si è sciolto imbracciando un tamburello e festeggiando a dovere.

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