Rieti, il futsal e l'emergenza, l'ex
Real Esposito protagonista
a Ostia: «Comprendo chi vuole
stop definitivo ma occhio ai furbi»

Matteo Esposito in maglia Lido di Ostia durante il match con il Real Rieti
di Mattia Esposito
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Lunedì 6 Aprile 2020, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 23:16

RIETI - La sua è una vita che, quasi per Dna, è sempre stata totalmente immersa nel mondo delo sport. Matteo Esposito era rientrato a Rieti due giorni prima che il Governo rendesse ancor più stringenti le norme sugli spostamenti, ed è rimasto nella sua Cittaducale, ma proprio lo sport, futsal compreso, continua costantemente a farne parte.

Dopo il saluto, in estate, al Real Rieti, Matteo Esposito si è trasferito al Todis Lido Di Ostia, neopromossa che dopo aver lottato a lungo nelle zone basse di classifica aveva infilato, prima dello stop, una serie di risultati utili che l'hanno portata quasi in zona playoff.

Per lui, come per tutti, ora la priorità è tenersi in forma: «Sto cercando di tenermi allenato per quanto possibile - racconta Matteo - Abbiamo un programma che ci è stato fornito dal professor Gabriele Di Franco che è sempre a nostra disposizione: la società in questo è stata esemplare».

Ora tutto fermo, in una stagione che come detto, anche a livello personale, gli stava regalando grandi soddisfazioni, non solo per i 9 gol messi a segno fino ad ora: «La stagione aveva preso una piega molto positiva per noi, con una serie di risultati utili che ci hanno permesso di metterci in una posizione comoda. Dispiace perché lo stop è arrivato proprio nel nostro momento migliore, quello in cui stavamo raccogliendo i frutti del lavoro iniziato ad inizio stagione, quando tutti ci davano per spacciati».

Se da una parte molti sport hanno "chiuso i battenti" per la stagione  in corso, per il futsal la decisione finale spetta alla Lnd: «Sto seguendo il dibattito su vari fronti - spiega Matteo Esposito - sarà difficile riuscire a chiudere la stagione visto il clima di grande incertezza, non solo per quanto riguarda il calcio a 5. Personalmente mi piacerebbe concluderla, spero si trovi il modo. Permettimi di dire che qualcuno sta approfittando di questa situazione, prendendo un po la palla al balzo per dire "basta", spero comunque che vinca il buon senso e si faccia il bene dello sport, e che si pensi più alla stagione che verrà piuttosto che a quella in corso».

In attesa di riscontri certi, nella vita di Matteo Esposito da una parte ci sono gli allenamenti, dall'altra il suo lavoro, la CMA, una agenzia nata durante il Master in Management dello sport frequentato nel 2017 scorso: «Lì ho conosciuto i miei due soci, Carlo e Alberto, con i quali abbiamo deciso di fondare questa società che si occupa, neanche a dirlo, di sport. Ci occupiamo essenzialmente di marketing, comunicazione, formazione ed eventistica, con un focus specifico sulla gestione degli impianti sportivi. Infine ci sono gli E-Sports. un settore su cui ci siamo specializzati agli inizi e che ora sta venendo fuori con decisione, visto anche il momento che stiamo attraversando».

Lo sguardo, per quanto possibile, è rivolto al futuro: «Difficile che si possa tornare alla normalità in tempi brevi - conclude - mi auguro che tutti riescano a reagire in maniera decisa e consapevole al cambiamento che ci aspetta.

E ovviamente mi auguro di tornare il più presto possibile sul campo, perché dallo sport si può ripartire». 

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