Gucci lascia Roma e i dipendenti sono sul piede di guerra. Un trasferimento annunciato all'inizio di ottobre, nell'ambito del nuovo corso di Sabato De Sarno e di Jean-François Palus in Kering: l'ufficio stile che dal 2009 (erano i tempi di Frida Giannini) si trovava a palazzo Mancini in via del Corso e in via del Banco di Santo Spirito, sta per traslocare nei 35mila metri quadri dell'hub di via Mecenate a Milano, dove si trovano già showroom, funzioni corporate, grafica e studi fotografici. Il che significa il trasferimento nel capoluogo lombardo anche di 153 dei 219 dipendenti. Quaranta di loro ieri hanno incrociato le braccia per quattro ore gridando al «licenziamento di massa sotto mentite spoglie» con tanto di striscioni esposti davanti a una delle sedi della maison.
Gucci lascia Roma, cosa sappiamo sul trasferimento
Il trasferimento verrà completato entro il primo marzo 2024, e la società ha fatto sapere che il tutto «non comporterà alcuna riduzione di personale» e «sarà attuato nel pieno rispetto della normativa vigente», come conferma una nota.
Milano torna al centro
E' la fine, quindi, della storia d'amore culminata nel simposio con la città dell'ex direttore creativo Alessandro Michele, che aveva reso Roma ispirazione e protagonista della sua Gucci dai suoi luoghi feticci come l'Antica libreria Cascianelli alla sfilata ai Musei Capitolini. E non era raro nemmeno incrociarlo seduto a prendere un caffè a Campo de' Fiori. Il trasferimento dell'uffficio stile, oltre che per i dipendenti, sembra essere l'ennesima brutta notizia per la moda a Roma, la cui presenza si fa sempre più rarefatta (ricordiamo anche il tramonto di Altaroma, unica manifestazione che ancora si svolgeva nella Capitale). Per Gucci, è la conferma di una nuova era che vede al centro Milano e la sua aura glamour.