Antonello Venditti e i 40 anni di "Notte prima degli esami": «La musica popolare va nella Costituzione»

L'annuncio del cantautore al Ministero della Cultura per il quarantennale della canzone

Antonello Venditti e i 40 anni di "Notte prima degli esami": «La musica popolare va nella Costituzione»
di Mattia Marzi
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Mercoledì 8 Maggio 2024, 07:14

Antonello Venditti sale in cattedra e fa l'appello, chiamando uno per uno i maturandi del Visconti e del Giulio Cesare. Ha voluto anche loro tra i partecipanti alla conferenza stampa con la quale ieri al Ministero della Cultura il 75enne cantautore romano ha annunciato le varie iniziative legate al quarantennale di Notte prima degli esami, dalla ristampa dell'album Cuore che uscirà il 14 giugno (rimasterizzato, con l'aggiunta dell'inedito Di' una parola, disponibile già da venerdì) ai concerti del tour che dopo l'anteprima del 19 maggio all'Arena di Verona partirà il 18, 19 e 21 giugno con una tripletta alle Terme di Caracalla di Roma.

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I festeggiamenti, che proseguiranno fino alla fine dell'anno, chiuderanno il 20 dicembre sempre nella Capitale, al Palazzo dello Sport. «Non ho mai smesso di essere alunno, nonostante la laurea in giurisprudenza e la specializzazione in filosofia del diritto, che ora mi servirà: voglio far entrare la musica popolare nella Costituzione. È l'unica arte che non è riconosciuta dalla carta», dice.

Il Ministero della Cultura ha deciso di supportarlo: «Oggi c'è un impoverimento della parte letteraria delle canzoni: un motivo in più per celebrare un capolavoro come Notte prima degli esami», dice il sottosegretario Gianmarco Mazzi, in attesa dell'arrivo del ministro Gennaro Sangiuliano, impegnato in un precedente incontro. «Ministro o non ministro la vita va avanti. Forse ha perso un'ottima occasione di sentirmi», sorride, ironico, Venditti. E il ministro, arrivato in via del Collegio Romano, lo sorprende: «Pur di ascoltarlo una volta andai alla Festa dell'Unità, cosa che non avrei mai fatto». Abbracci e strette di mano.


Venditti, cosa ha intenzione di fare?
«Ho già elaborato una bozza di proposta di legge insieme al mio avvocato Luca Pardo. L'iter è complesso, lo so, ma spero di riuscire a convincere le forze politiche. C'è bisogno di dare dignità tanto a De André quanto a Geolier. È una cosa alla quale non ha mai pensato nessuno».


Ha per caso provato a coinvolgere qualcuno dei suoi colleghi?
«Impossibile. L'Italia dei talent, della tv, delle multinazionali, non ti permette di avere con gli altri un dialogo del genere. Il condizionamento è talmente profondo che non riesci a tirarli fuori dalla comfort zone. I giovani hanno già una scadenza. Prendi il caso di Sangiovanni. Sanno già che saranno superati dal nuovo, purtroppo. È un precariato intellettuale e morale che porta al suicidio, alla solitudine, all'angoscia. Oggi la musica passa solo per Sanremo o i talent. Mi piacerebbe fare anche degli incontri nelle scuole per sensibilizzare i giovani».


La sua notte prima degli esami se la ricorda?
«Prima dell'orale andai in moto con un mio amico a Firenze. Una follia. Tornammo il giorno dell'esame: arrivammo puntuali davanti al Giulio Cesare (ride)».


E il giorno in cui scrisse "Notte prima degli esami", la canzone?
«Avevo appena preso casa a Trastevere, grazie a Lucio Dalla. In quella casa, una mattina, la canzone venne fuori da sé mentre suonavo il piano. Oltre a Notte prima degli esami, scrissi anche Ci vorrebbe un amico, pensando a Lucio, e Grazie Roma».


I nastri originali di Cuore dove li conservava?
«In una scatola nello studio accanto a quello in cui di solito lavoro. E guardi: ho ancora anche il cappello di paglia che fotografammo per la copertina del disco (lo tira fuori ed è intatto, ndr)».


Nella nuova edizione del disco c'è anche un inedito, una riscrittura in italiano di "Say Something" degli A Great Big World e Christina Aguilera, "Di' una parola". Come l'ha scoperta?
«Durante il lockdown. Mi è capitata la stessa cosa che mi capitò con Alta marea (adattamento in italiano di Don't Dream It's Over dei Crowded House, ndr): mi è sembrata una delle canzoni più vendittiane che siano mai state scritte».


Cosa intende per "vendittiana"?
«E che c'è da spiegà (ride)? Ci sono canzoni che senti tue, come se le avessi scritte tu. Uscirà anche un video con Isabella Ferrari».


A proposito di esami: domani la sua Roma dovrà affrontarne uno importantissimo. Previsioni?
«Lasci perdere C'è una cosa fondamentale: la scaramanzia. Che è come la speranza. Non muore, ma muore pure lei (ride)».

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