Porre le basi di una collaborazione strategica tra medici di famiglia, medici sportivi, pediatri, specialisti, chinesiologi e centri sportivi: è questo lo scopo del convegno "Movimento per la Salute: La prescrizione dell'esercizio fisico strutturato come farmaco", organizzato dall'ANIF (Associazione Italiana Impianti sportivi e Fitness) nell'auditorium del Ministero della Salute a Roma. «Rimanere seduti, in tutti i sensi, ci espone a tutta una serie di patologie che si manifestano in maniera sempre più grave e numerosa - ha detto il Ministro per lo Sport, Andrea Abodi, tra gli ospiti di oggi - La cultura della prevenzione costa meno ed è più efficace della cultura della cura. L'opera di ANIF è una delle testimonianze di uno dei tanti soggetti che si muovono in questo senso, ma non devono rimanere soli. Vogliamo presto arrivare alla prescrivibilità dell'attività fisica e motoria in chiave preventiva». L'obiettivo di progetti come questo è sempre «contribuire alla qualità della vita delle persone, per un benessere fisico che poi diventa sociale», aggiunge Abodi.
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Il presidente ANIF Duregon: «Progetto era rimasto fermo dieci anni»
Giampaolo Duregon, Presidente ANIF, ricorda che il progetto, lanciato dieci anni, era rimasto fermo nonostante avesse ottenuto «ottimi risultati scientifici» al termine della sperimentazione. «Il Ministro Schillaci ha parlato recentemente di questo tema, così siamo riusciti ad incontrarlo per raccontargli del nostro progetto, e ci siamo trovati d’accordo nel poterlo riattivare a livello istituzionale, in quanto il ministero ha strumenti e capacità per portarlo avanti - spiega Duregon - Con il Ministro Abodi, poi, abbiamo trovato un perfetto accordo perché il governo ha tutte le intenzioni per diffondere una nuova cultura della pratica sportiva diffusa.
All'incontro era presente anche il presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), Maurizio Casasco: "La prescrizione dell'attività fisica è una grande opera di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, fondamentale per una popolazione che invecchia di tre ore al giorno - spiega il medico - Noi, come specialisti, ci mettiamo a disposizione del protocollo. La prescrizione dell'esercizio fisica va fatta alla pari di un farmaco, quindi nella giusta dose, e nasce dalla competenza specialistica: è un atto non solo clinico, ma anche di valutazione funzionale. Noi vogliamo trasmettere questa competenza al sistema sanitario nazionale».