Aru mata la Vuelta, la corsa rossa è sua, schiantato Domoulin

Aru mata la Vuelta, la corsa rossa è sua, schiantato Domoulin
di Gabriele De Bari
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Domenica 13 Settembre 2015, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 14:57
ROMA Un torero sardo verrà applaudito oggi nella plaza de toros di Madrid. Il Cavaliere dei 4 Mori, nuovo re di Spagna, firma una storica impresa stroncando, sulla penultima salita, la resistenza di Domoulin prendendosi la Vuelta. E' il sesto italiano a trionfare nella corsa iberica e lo fa con la personalità, la classe e la sagacia tattica dei grandi. A 25 anni lo scalatore sardo entra così nella storia del ciclismo e ora, dopo gli onori madrileni, Villacidro lo aspetta per dedicargli una grande festa. Quando taglia il traguardo, dopo la splendida cavalcata, alza il braccio destro al cielo: nel gesto c'è tutta la rabbia e la felicità che ne illumina il timido sorriso di ragazzo perbene. È anche il momento che colora un'intera carriera e che lo proietta verso orizzonti sempre più luminosi. Dopo un secondo e un terzo posto al Giro d'Italia arriva la consacrazione in Spagna, la stessa terra che aveva lanciato il compagno Nibali. Un segno del destino.
L'ATTACCO
L'Astana prepara l'ultimo assalto in grande stile, facendo muovere la squadra secondo un piano ben preciso: lavorare ai fianchi l'olandese nelle prime 2 salite per poi affondare il colpo sulla terza e sulla quarta. Una formazione compatta, forte e adatta ad alzare il ritmo in montagna, di ben altro spessore rispetto a quella che lascia troppo presto allo sbaraglio Domoulin. La corsa rispecchia alla perfezione il piano del ds Martinelli e per la maglia rossa comincia un autentico calvario. Prima va in difficoltà, si stacca e cede oltre un minuto, poi va alla deriva crollando di schianto, perdendo oltre 3 minuti e anche il podio dove resta Rodriguez, che guadagna un posto ma non riesce ancora a vincere, e dove sale il polacco Majka. Domoulin arriva con gli occhi gonfi e le gambe in croce. Oltre altre ripide pendenze, paga i tanti chilometri di montagna e anche la fatica effettuata nei giorni scorsi per difendere la posizione di leader. La tappa va allo spagnolo Plaza, ma l'interesse degli sportivi è tutto rivolto all'emozionante sfida tra i big e alla progressione dell'italiano. Domoulin accetta la sconfitta. «Quando l'ho visto scattare ho capito che avrei perso la Vuelta...»
IL BACIO
Dopo aver visto il suo Cavaliere in maglia rossa si avvicina al podio la fidanzata Carolina e Fabio scende per regalarle un bacio e condividerne la felicità: un'immagine da copertina che fa il giro del mondo. In quel bacio, perlato di sudore, c'è tutto il cuore della Sardegna e il popolo del ciclismo che vede riscattare un anno deludente. «Volevo lasciare un segno importante e ho dato tutto per farlo ma devo ringraziare i miei compagni per il lavoro svolto». Aru è il presente e il futuro del movimento ed è destinato a separarsi da Nibali per diventarne il più forte avversario nelle corse a tappe.
Ordine d'arrivo. 1) Plaza, 2) Goncalves a 1'07”, 3) De Marchi a 1'08”, 12) Majka a 2'42”, 23) Rodriguez a 3'37”, 24) Aru a 3'38”, 35) Domoulin a 7'30”.
Classifica. 1) Aru Fabio, 2) Rodriguez a 1'17”, 3) Majka a 1'29”, 4) Quintana a 2'02”, 5) Chavez a 3'30”.