Nella categoria maschile, lo strabiliante Andy Jones ha conquistato, proprio nella prima tappa in notturna della storia delle World Series, il primo Oro della carriera "La lunga esperienza nel Cirque du Soleil mi ha aiutato non poco in questa tappa per tuffarmi al buio con sicurezza" - ha affermato Andy Jones visibilmente emozionato - "una volta conquistato il primo round, il resto della gara è stato molto più semplice." Secondo classificato nell’iconico Gran Finale di Dubai, il Brilliant Brit Gary Hunt, già incoronato Campione del Mondo uomini nella precedente tappa in Giappone. Medaglia di bronzo per il messicano Jonathan Paredes, che ha condotto una stagione costellata da performance costanti, con tuffi semplici ma eseguiti con estrema precisione, e ottimi risultati. Buon risultato anche quello dell’unico italiano in gara Alessandro De Rose, che chiude la tappa al 9° posto e nella classifica generale si piazza nella prima metà della classifica, con un ottimo 11° posto.
Per quanto riguarda invece la classifica generale, il l’ormai 6 volte Campione del Mondo Hunt ha realizzato la sua seconda "tripletta" di titoli World Series, dopo aver vinto nelle stagioni dal 2010 al 2012, e dal 2014 al 2016. Con il tuffo più difficile al mondo come asso nella manica, tre vittorie e 4 podi, il 32enne ha lasciato ancora una volta il segno in questo sport. La stella nascente Paredes, dal Messico, celebre da tre volte l'altezza olimpica, ha superato il suo ottimo risultato del 2015, un terzo posto, salendo di un gradino. Con la vittoria di oggi, Andy Jones è riuscito a strappare l'ultimo posto della Top 3 al ceco Michal Navratil con solo qualche punto di scarto. A completare la Top 5 c'è l'americano Steven LoBue. Per la competizione femminile, solo la canadese Richard è riuscita a tenere testa alla Iffland grazie a due vittorie, arrivando seconda in quella che è stata senza dubbio la sua miglior stagione di sempre. Gli ultimi due posti disponibili per la qualificazione automatica all'edizione 2017 sono invece finiti a Cesilie Carlton, Stati Uniti, e all'australiana Helena Merten, arrivate rispettivamente terza e quarta in classifica generale.
Nove tappe emozionanti, impegnative e combattute per gli uomini, sette per le donne, disputate tra giugno e ottobre, hanno reso questa Red Bull Cliff Diving World Series 2016 la più grande stagione di sempre, una degna celebrazione di questo sport estremo così puro ed elettrizzante, che ha toccato le acque di location immerse nella natura, urbane, fino a luoghi tanto sperduti quanto iconici e ricchi di fascino. A otto anni dalla sua nascita, questo campionato ha viaggiato dal Nord America al Medio Oriente, passando per l'Asia e l'Europa, per incoronare i suoi due campioni. A confermare l'unicità dell'evento, ci ha pensato il numero di vincitori di singole tappe più alto di sempre, 6 su 9 complessive, inclusi due volti che mai erano saliti sul gradino più alto, ovvero il veterano Michal Navratil (Repubblica Ceca) e il giovanissimo Sergio Guzman, mentre nella competizione femminile, il trofeo è stato persino vinto da una wildcard al debutto, un vero e proprio evento nell'evento. La World Series, con i suoi tuffi sempre più complessi, pronti a superare i limiti di ciò che è fisicamente possibile e a sfidare la gravità in ogni occasione, tornerà più forte ed adrenalinica che mai nel 2017.
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