Il via dalla Sardegna, Alghero, e per tre giorni si correrà nell'isola. E' il Giro del rimpianto per l'addio di Michele Scarponi, dolorosa perdita dello sport, e sulle strade della penisola la sua ombra aleggerà per tutta la corsa.
Alla vigilia si fanno i pronostici. Ci saranno gli uomini di classifica a picchiarsi a suon di pedali, gli scalatori che soffriranno fino all'ultimo metro di salita e i velocisti che negli sprint e nelle volate sprigioneranno tutta la loro potenza. Su tutti, però, spuntano due nomi importanti, quello di Vincenzo Nibali e Nairo Quintana.
Il primo deve difendere il titolo conquistato lo scorso anno e lo deve fare anche per ringraziare l'amico e compagno Michele Scarponi senza il quale, forse, non avrebbe trionfato a Torino.
Nairo, il condor colombiano, la corsa rosa l'ha conquistata nel 2014 davanti al connazionale Rigoberto Uran e Fabio Aru. «Sono sicuro che la mia squadra saprà onorare la memoria di Michele Scarponi», ha promesso Aru. Dalla sua parte il corridore della Movistar oltre ad avere la squadra più forte gode di un'ottima forma che ha mostrato a marzo nella Tirreno-Adriatico vincendo la classifica generale e quella tappa con arrivo al Terminillo che per tanti si è trasformata in un autentico incubo. I due super favoriti sono loro ma per la classifica generale dovranno vedersela con il russo Ilnur Zakarin della Katusha, Steven Kruijswijk della Lotto Junbo, Thibaut Pinot della FDJ, Mikel Landa della Sky, Van Garderen della BMC, Tom Dumoulin del Team Sunweb e Adam Yates della Orica Scott.
Il russo della Katusha, che appare sicuramente più preparato rispetto alla stagione precedente, con la corsa rosa ha un conto in sospeso. Lo scorso anno la sua corsa è stata compromessa prima dalle cadute nella cronometro individuale e poi da quella che lo ha costretto al ritiro nella terzultima tappa. Kruijswijk lo scorso anno sembrava aver vinto il Giro e sarebbe passato alla storia come il primo olandese a vincere la corsa rosa. Poi quella terribile caduta sul Colle dell'Agnello a tre giorni dal finale che lo ha tagliato fuori. Quest'anno lo ha detto: viene al Giro per vincere. Pinot è uno scalatore forte e finalmente lo vediamo correre alla corsa a tappe italiana. Tra i suoi risultati migliori c'è il terzo posto al Tour del 2015 dietro Nibali e Peraud. Landa il basco è arrivato terzo nel 2015. Le sue doti di scalatore potrebbero riservare delle sorprese. Van Garderen sarà al Giro per la prima volta e potrebbe rivelarsi quella sorpresa che uno non si aspetta. Ottimo a cronometro tiene bene anche in salita.
Yates si presenta con un ottimo biglietto da visita, quello del Tour de France 2016 dove ha conquistato la maglia bianca di miglior giovane e chiuse ai piedi del podio a soli 21" da Quintana. Ci saranno i cacciatori di tappa, quelli che andranno in fuga, sorprenderanno gli avversari e bruceranno l'asfalto sprintando. Tra loro Bob Jungels giovane sorprendente della Quick Step Floors, Davide Formolo della Cannondale, il colombiano Gaviria in squadra con Jungels che ha dimostrato di essere al pari dei migliori velocisti. Anche Domenico Pozzovivo della Ag2R la mondiale potrebbe salire sul podio di una tappa di montagna. Per le cronometro gli occhi saranno puntati su Kyrienka, Campenaerts, Dumoulin.
Albo d'oro dal 2000
2016 NIBALI Vincenzo
2015 CONTADOR Alberto
2014 QUINTANA Nairo
2013 NIBALI Vincenzo
2012 HESJEDAL Ryder
2011 SCARPONI Michele
2010 BASSO Ivan
2009 MENCHOV Denis
2008 CONTADOR Alberto
2007 DI LUCA Danilo
2006 BASSO Ivan
2005 SAVOLDELLI Paolo
2004 CUNEGO Damiano
2003 SIMONI Gilberto
2002 SAVOLDELLI Paolo
2001 SIMONI Gilberto
2000 GARZELLI Stefano
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