Roma in Europa League, De Rossi ricomincia: con il Feyenoord il debutto in coppa da allenatore

È la prima settimana con tre impegni. Spinazzola insidia Angeliño, torna Llorente

Roma in Europa League, De Rossi ricomincia: con il Feyenoord il debutto in coppa da allenatore
di Stefano Carina
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Martedì 13 Febbraio 2024, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 14:24

ROMA L'ultimo ricordo europeo è da dimenticare. Perché se dopo sabato, ancora si dibatte sulla posizione in fuorigioco di Thuram, quanto accadde al Do Dragao, contro il Porto, nel ritorno degli ottavi di Champions il 6 marzo del 2019, fa parte di quelle pagine nere che a Trigoria preferirebbero dimenticare. Figuriamoci De Rossi, che in quella partita segnò anche il rigore del provvisorio pareggio prima che Marega e Telles (nel supplementare) eliminassero i giallorossi, furiosi per il pessimo arbitraggio del turco Cakir, capace di non assegnare un rigore evidentissimo su Schick che, se trasformato, avrebbe regalato il pass dei quarti alla Roma e salvato la panchina di Di Francesco. Proprio Eusebio sarà l'avversario di domenica ma prima c'è l'andata del crocevia europeo. Nonostante Daniele dal suo arrivo abbia volentieri dribblato i paragoni con la precedente gestione tecnica, il peso del passaggio del turno è tutto sulle sue spalle. Perché Mourinho avrà anche compiuto l'impresa di qualificarsi come secondo in un girone a dir poco modesto con Slavia Praga, Servette e Sheriff Tiraspol ma nei due anni e mezzo che è stato seduto sulla panchina giallorossa, non è mai stato eliminato nei confronti diretti in Europa, vincendo la Conference e arrivando in finale a Budapest.

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RITORNO NELLA "VASCA"

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Per Daniele sarà un debutto europeo in panchina ma non in generale contro gli olandesi. Affrontati quando ancora giocava nel 2015, con Garcia allenatore, anche in quel caso nei playoff dei sedicesimi di finale. Pareggio all'Olimpico (1-1) e vittoria 2-1 nella "Vasca" del De Kuip con reti di Ljaic e Gervinho. Per Daniele sarà quindi la prima europea in panchina ma soprattutto la prima settimana da quando è diventato allenatore della Roma nella quale dovrà gestire tre impegni. Vista l'alta posta in palio, difficile attendersi tanti cambiamenti a Rotterdam. Tolto Hijusen (non presente alla pari di Kristensen nella lista Uefa: pronto Llorente) e il possibile avvicendamento tra Spinazzola e Angeliño, la formazione - Cristante permettendo - dovrebbe essere quella che ha perso sabato contro l'Inter. Per un turnover più marcato ci sarà tempo, forse già domenica a Frosinone dove Azmoun potrebbe rimpiazzare almeno dall'inizio Lukaku e Baldanzi far rifiatare Dybala. Ma giovedì no. Perché se l'obiettivo della Roma è giocarsi un posto per qualificarsi alla Champions del prossimo anno, la via è duplice e passa sia per il campionato che per l'Europa League.

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DIFESA TRE E MEZZO

Da dove ripartire? Dall'ottimo primo tempo di sabato dove la sua squadra è riuscita a segnare in 45 minuti due gol all'Inter che prima della partita dell'Olimpico ne aveva subiti appena 10 in 22 partite. A dimostrazione che un altro tipo di calcio, anche con questa rosa, è possibile. Andrà certamente registrata la difesa che a breve riavrà tra le sue fila anche il campione d'Africa Ndicka. E con l'ivoriano, probabilmente nelle gare delicate sarà sempre più frequente vedere la difesa tre e mezzo con Mancini a fare il terzino destro, Smalling e Ndicka centrali e uno tra Spinazzola e Angeliñò a sinistra. Un'altra Roma ma con gli stessi obiettivi in testa: andare avanti in Europa League e qualificarsi tra le prime quattro in campionato.

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