L’Acea di Luca Dalmonte alla prima uscita ufficiale ha mostrato i peccati di gioventù, peccati da correggere in fretta perché domenica prossima comincia il campionato e al Palazzetto alle 18.15 arriva la Pasta Reggia Caserta. C’è una settimana per sistemare la difesa e annullare quelle amnesie che hanno caratterizzato la partita, con i padroni di casa che hanno preso il largo, sono stati riavvicinati senza che Roma riuscisse a imporre il suo gioco. Ma questa Virtus è giovane e inesperta anche se l’innesto di Stipcevic darà solidità alla squadra e certezze stasera sono arrivate da Ejim e De Zeeuw, 23 rimbalzi in due con il secondo che ha messo a segno una doppia doppia (10 punti e altrettanti rimbalzi).
Sassari ha avuto vita facile con il tiro da 3 punti (15 su 17 contro il 9 su 26 della Virtus) e questo deve accendere un campanello d’allarme per la difesa dell’Acea che, proprio come in passato e soprattutto con la zona 2-3, tende a lasciare liberi gli avversari negli angoli.
La prima Roma in azione ha mostrato, come detto, la qualità di Ejim che pur avendo segnato solo negli ultimi 10’, prima era stato bravo per il suo lavoro oscuro che lo ha portato a prendere 13 rimbalzi. Per l’attacco, aspettando Gibson stasera un po’ discontinuo, Triche, che ha segnato 21 punti, il top della partita, hanno fatto capire che sarà lui il bomber lasciando la regia a Stipcevic.
Roma ha giocato sulle montagne russe. Partita con un pesante -9, ha risalita anche se nei primi 10’ ha incassato 22 (troppi) punti). Scesa a -20 (52-32) è riuscita a tornare a -8 ma poi ha subito troppo con il tiro da lontano. Roma si consola sapendo di avere fatto meglio di Sassari sotto canestro, 38 rimbalzi contro 32 anche se Morgan non è stato eccezionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA