Seedorf e i fantasmi sulla sua panchina
«Non parlo più con voi del presidente»

Seedorf e i fantasmi sulla sua panchina «Non parlo più con voi del presidente»
di Salvatore Riggio
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Sabato 10 Maggio 2014, 16:19 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 12:10
Il cielo sopra Clarence Seedorf si fa sempre più cupo. In lizza ci sono Roberto Donadoni, ma dovrebbe liberarsi dal Parma, e Luciano Spalletti, che deve trattare la buonuscita con lo Zenit. «Non ho commenti da fare e non ho niente da dire. Devo rimanere concentrato sulla squadra e sui giocatori», le parole del tecnico olandese che non è apparso del tutto tranquillo.



Risposta a Berlusconi. «È facile gestire questo gruppo, ma aldilà di questo non ho capito cosa volesse dire. In generale, non parlo più del presidente con voi, io sono tranquillo. Le sue parole su Montella? Non dovete chiederlo a me, lui ha detto tante volte queste cose. Ora con me su questo argomento, troverete il muro. Io non posso parlare per altri».



Su Berlusconi a proposito di Balotelli. «Fate parlare Mario di come si trova. Le sue prestazioni parlano per sé, la sua crescita è sotto gli occhi di tutti. Io non posso parlare per il presidente o interpretare le sue parole. Io non voglio più parlare di questo. Non cercate la polemica però. Non sono stupido, anche se sono tre mesi che faccio l’allenatore vivo questo mondo da 22 anni e penso di essere stato sempre rispettoso con voi».



La gara. «Ci vuole grande equilibrio. C’è entusiasmo dopo una vittoria contro un avversario di valore, ma la settimana andava affrontata con l'obiettivo di fare bene a Bergamo. Il focus doveva essere l'Atalanta e così è stato, sfruttando l'abbrivio del derby».



La squadra. «Puntiamo molto su queste ultime due partite. È stata fatta una buona settimana di lavoro, il focus è sulla gara di domani e dopo la vittoria del derby serve una grande gara. L’Europa League? Non dobbiamo pensare a Torino- Parma, ma a noi. Poi a fine stagione vedremo se sarà stato sufficiente».



Kakà. «C’è delusione per lui e Robinho per la mancata convocazione ai mondiali. Il Brasile ha sempre avuto un problema di lusso, ma loro sono due ragazzi straordinari».



Addio Zanetti. «Stiamo parlando di un amico. Con lui ho un ottimo rapporto e a lui va un ringraziamento per quello che ha portato nel calcio. Sono sicuro rimarrà nel cuore di tante persone».