No, non era una bugia. L'affondo dell'Inter per Mkhitaryan, negato dal gm Tiago Pinto alla vigilia dell'ultima gara di campionato contro il Torino, ha lasciato stupito per primo il dirigente portoghese. Si è dovuto però ricredere e arrendere davanti all'evidenza. Non invece alla possibilità di perderlo. In primis perché un tira e molla del genere era accaduto anche lo scorso anno e quando il calciatore sembrava ormai lontano, a sorpresa aveva rinnovato in extremis. E poi perché l'armeno ancora non ha firmato con i nerazzurri (che ieri, tardivamente, hanno comunicato a Trigoria di aver raggiunto un'intesa verbale con il giocatore). È certamente ad un passo, ha detto sì alla proposta biennale da 4 milioni più bonus (e 2 milioni alla firma) messa sul piatto da Marotta ma non firmando si lascia aperta una porta, aspettando il rilancio della Roma. Che più di tanto però non intende salire. Un nuovo contatto è previsto a inizio settimana. Le possibilità, tuttavia, di fargli cambiare idea appaiono minime.
Bivio contrattuale
Micky ma non solo.
Bryan in attesa
Ultima, ma non meno seria, è la vicenda di Cristante. Se in mediana Pinto monitora Farias, 19enne del Colon, l'agente di Bryan (Riso), dopo aver strappato per Mancini un contratto da 3,5 milioni, chiede per il centrocampista la stessa somma, forte dell'interesse nei suoi confronti del Milan, della Juventus e del Siviglia. La Roma con Riso ha in ballo diverse questioni (Frattesi su tutte) e intende trovare un'intesa. Soprattutto se dovesse perdere, come sembra, Mkhitaryan.