Il ventenne attaccante ha iniziato a dare i primi calci a un pallone nella Romulea, poi è passato al Tor Tre Teste (47 gol) giocando con i giovanissimi. Nel 2011 l'approdo alla Roma, dove fa tutta la trafila fino alla Primavera, poi nel 2015/ 2016 il passaggio alla Lazio Primavera. «Giocare con entrambe le squadre romane non è da tutti», scherza l'attaccante. «Comunque mi sono trovato bene sia con la prima e sia con la seconda. Nulla da dire, sono state due belle esperienze». Poi la scelta nella scorsa stagione di andare a Carrara per i primi sei mesi e alla Racing in Lega Pro per la seconda parte della stagione. «In realtà ho perso una stagione – dice – tanto che mi era venuta voglia di smettere, poiché trascorrere tanto tempo in panchina non è facile da sopportare».
In estate la ripresa degli allenamenti prima con il Trastevere, poi con la Lupa Roma e l'Aprilia. «Per vari motivi non ho mai trovato la sintonia giusta, a qual punto, dunque, ho scelto di provare con l’Audace. Mi sono trovato subito bene, sia con i compagni di squadra, sia con il tecnico e la società. Per me è un nuovo trampolino di lancio poiché voglio tornare a giocare tra i professionisti. La partenza è stata buona ora non resta che dare continuità a gol che sono determinati per me e per far vincere la squadra».
Come il ragazzo sia arrivato alla corte di Daniele Greco lo svela il diesse dell'Audace, Marco Guidi. «E’ merito di un lavoro di equipe: Lauri lo ha contattato e insieme lo abbiamo convinto a venire da noi. C’è stato anche il benestare del procuratore Minieri e in un attimo è stato raggiunto l’accordo. Greco ha capito immediatamente che il ragazzo ha stoffa. E’ un ragazzo un po’ deluso dal calcio, ma con una gran voglia di tornare da dove è venuto (nei professionisti). Per questo ha sposato il progetto Audace, che può essere il trampolino per risalire. Se fa 20 gol, come tutti noi speriamo e gli auguriamo, ci torna di sicuro».
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