Donadoni: «La Roma per noi è una occasione, il Bologna farà vedere che sta crescendo»

Donadoni: «La Roma per noi è una occasione, il Bologna farà vedere che sta crescendo»
di Emilio Buttaro
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Sabato 21 Novembre 2015, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 19:38

BOLOGNA - Nessuna classifica e nessun avversario può intimorire chi ha vissuto da tecnico la passata stagione del Parma. Due partite sono stati sufficienti a dare la svolta al nuovo Bologna e adesso arriva l'esame di maturità. "No, quelli si fanno alla fine dell'anno - spiega Roberto Donadoni - dobbiamo pensare di avere di fronte un grande avversario e cercare di esprimere al meglio le nostre possibilità. Se non la più forte del campionato, sicuramente la Roma è tra le squadre che stanno sul podio".

Insomma lo slogan dell'ex ct è sempre quello di tre settimane fa quando in occasione della presentazione a Bologna provò a scuotere l'ambiente ricordando la carica di Al Pacino in "Ogni maledetta domenica".

"Siamo una squadra che non ha giocatori che fanno una grandissima differenza a livello individuale, senza nulla togliere ai miei, quindi dobbiamo puntare ad una certa coesione nel gruppo. Se questo tipo di spirito lo abbiamo per tutto il campionato, alla fine saremo a gioire per un risultato ottenuto diversamente si farà fatica. Il tutto indipendentemente dalla partita di domani anche se è chiaro che contro squadre più forti il discorso vale ancora di più".

Ma come sarà la Roma senza le sue frecce? "Anche se a loro mancheranno due giocatori importanti come Gervinho e Salah, l'atteggiamento del Bologna non cambierà molto. Il nostro pensiero non è tanto rivolto al tipo di avversario da affrontare ma anche a quello che noi possiamo fare. I giocatori della Roma sono questi e se non fosse così non punterebbe a vincere il campionato".

Poi una riflessione su Pjanic: "Se è lui il miglior giocatore della serie A? Parliamo di un talento straordinario, sicuramente tra i migliori del campionato". La gara di domani sarà una sfida particolare per Destro ormai recuperato e quindi abile per affrontare il match da grande ex: "Mattia sta bene e se ci sarà è perchè lo ritengo in condizione tale da poter affrontare una gara come quella di domani. Non abbiamo particolari problemi fisici di squadra, la difficoltà piuttosto sarà mia nel fare le scelte". Dal suo battesimo in rossoblu contro una grande, Donadoni vorrebbe proseguire nel segno della continuità: "Queste partite sono belle e stimolanti ma non è assolutamente vero che non abbiamo nulla da perfdere, sarebbe limitativo. Approfittiamo invece di un'occasione del genere per dare seguito a quanto stiamo costruendo".

Al Dall'Ara sono attesi circa 25.000 spettatori nella prima gara del campionato dopo i tragici fatti di Parigi: " Noi possiamo determinare poco - ha spiegato Donadoni - o meglio abbiamo la responsabilità di dare un certo tipo di esempio. Credo che quanto meglio si faccia il proprio lavoro e il proprio ruolo rappresenti già un segnale di un certo tipo. Non voglio cadere nelle banalita ma è chiaro che è una situazione difficile e quando tu non sai in quale direzione muoverti per cercare di limitare quello che sta succedendo, tutto si complica.

Non puoi fare altro che impegnarti di più con il grande rispetto che merita tutto un movimento come quello sportivo e in questo caso calcistico".