«Rispetto alle scorse gare, dove all’inizio studiavamo l’avversario, questa volta siamo entrati subito in partita senza attese – ha commentato l’ex tecnico del De Rossi - Eravamo consapevoli che l’Ardea era una squadra organizzata e siamo stati bravi a partire decisi e ad aggredire l’avversario. Nel 1° tempo l’atteggiamento è stato ottimo, abbiamo trovato subito il vantaggio e poi abbiamo raddoppiato, ma il risultato poteva essere ancora più largo. Nella ripresa l’inerzia è cambiata, siamo stati bravi a reggere l’urto nei 5 minuti successivi al gol subito e poi ci siamo rimpadroniti del campo trovando il terzo gol e chiudendo la partita. Sono soddisfatto del risultato perché dà modo di mettere in evidenza il carattere dei ragazzi».
Per Montella non ancora è il momento di esaltarsi, ma il pensiero deve essere sempre rivolto al lavoro quotidiano e al miglioramento settimanale, perché una squadra giovane non deve mai mollare la presa.. Il tecnico è comunque soddisfatto della crescita della squadra in questo inizio di stagione: «Il concetto base per ottenere i risultati passa attraverso la voglia e il sacrificio, in campo vedo una squadra vogliosa e determinata che lotta su ogni pallone e che sta mettendo pratica l’idea di gioco che gli sto trasmettendo. Un dato positivo è che i 3 gol che abbiamo subito sono arrivati tutti su palla inattiva, quindi in fase difensiva stiamo lavorando molto bene, dobbiamo solamente trovare maggiore equilibrio in mezzo al campo Un altro motivo di orgoglio è che in queste 3 gare sono scesi in campo ben 23 giocatori della rosa: è un mio cavallo di battaglia far sentire tutti i ragazzi indispensabili e sono convinto che alla fine della stagione ne ricaveremo i frutti».
Montella non si sbilancia sugli obiettivi del suo Fonte Meravigliosa ma è chiaro che vuole ambire al massimo: «Noi pensiamo giornata per giornata senza porci un determinato obiettivo. Per il momento sappiamo che mancano 31 finali e le giocheremo tutte con la stessa intensità. Nel girone di ritorno vedremo dove ci troveremo in classifica e ci regoleremo di conseguenza. Certo è che se l’autostima cresce e i ragazzi ci credono potremo giocarcela con le squadre di vertice».
© RIPRODUZIONE RISERVATA