Genoa-Juventus 0-2: Pogba firma la prima vittoria in campionato della stagione. Per Morata altro stop muscolare

Genoa-Juventus 0-2: Pogba firma la prima vittoria in campionato della stagione. Per Morata altro stop muscolare
di Marco Callai
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Domenica 20 Settembre 2015, 11:50 - Ultimo aggiornamento: 22:49
Dopo l'impresa di Manchester, la Juventus trova anche la sua prima vittoria in campionato. Non è ancora la squadra che vorrebbero sia Allegri sia i tifosi ma comunque vincere su un campo ostico come Marassi, dove un anno fa arrivò una cocente sconfitta al 94', è un segnale di sostanziale crescita dopo le prime tre opache partite. Juve non bella, ma solida in difesa e spietata nell'approfittare delle defaillance di un Genoa troppo spuntato, attualmente, per poter ripetere la cavalcata della stagione precedente. Allegri punta sugli eroi di Champions. Chiavi dell'attacco a Morata e Mandzukic, con Cuadrado pendolino di destra. Barzagli vince il ballottaggio con Bonucci. Il 3-4-3 di Gasperini, invece, è camaleontico, perché Cissokho e Laxalt hanno anche precisi compiti di copertura. A sorpresa, ma neppure troppo, fuori Pandev ed al suo posto Capel. All'11' è proprio lo spagnolo a inserirsi di testa su un buono spunto di Perotti senza però trovare la porta. A centrocampo il Grifone cerca di non dare punti di riferimento alla Juventus dove soprattutto Pogba e Lemina soffrono il confronto con Rincon e Dzemaili. Diversamente, in difesa, Burdisso offre ben due sponde, non sfruttate, a Mandzukic.

Allegri è costretto, dopo 22 minuti, a rivedere i suoi piani. L'infortunio di Morata lo convince anche al cambio di modulo. Ecco Pereyra, al suo posto, a ricoprire il suo naturale ruolo di trequartista ed al 37' il vantaggio nasce proprio da una sua illuminazione. Perfetto suggerimento per un indisturbato Pogba. Traversa clamorosa, ma sfortuna incredibile per Lamanna: la palla gli carambola addosso e finisce in rete. La Dea Bendata, qui, strizza l'occhio alla Vecchia Signora. Poco dopo, invece, è il Genoa a rovinarsi con le proprie mani. Izzo, già ammonito, ferma uno scatenato Cuadrado lanciato a rete.

Rossoblù in 10, con Gasperini che dopo i primi 45 minuti lascia negli spogliatoi un discontinuo Perotti. Dentro l'ennesimo uomo di fascia, Figueiras, per un 3-4-1-1 con Cissokho arretrato al fianco di De Maio e Burdisso. Ma il solo Capel davanti non basta ed allora la mossa rischiatutto si chiama Pandev. La Juventus gestisce nel migliore dei modi il suo vantaggio. Prima sfiora il raddoppio con un destro a incrociare di Cuadrado e poi, al 15', trova un rigore, contestato dal Genoa, per un tocco di Figueiras in area su Chiellini. Pogba ha di fronte Lamanna, già molto bravo a marzo nel fermare un tiro dagli 11 metri di Tevez, ma questa volta il portiere rossoblù è spiazzato. E' la pietra tombale sulle speranze del Grifone. Mandzukic e Cuadrado non infieriscono, per il resto è pura accademia. La Juve sa approfittare dei generosi regali dei propri avversari e vincere senza praticamente mai correre un serio rischio in tutto il secondo tempo. Ad Allegri, in questo momento, può andar bene anche così ma per provare a rincorrere l'Inter di Mancini, però, serve molto di più.

Solo 22' per Morata a Marassi: l'attaccante spagnolo è stato costretto a uscire per un problema ad un muscolo addominale. Gli accertamenti saranno svolti domani, ma il tecnico Allegri è rimasto stupito: «Stava bene, il suo tipo di infortunio è inusuale nel calcio. Aspettiamo di sapere cosa diranno i medici». Quello di Morata è l'ennesimo problema muscolare accusato nei primi due mesi della stagione dai giocatori bianconeri: Morata era già stato costretto a fermarsi, per una lesione ad un polpaccio, alla vigilia della Supercoppa a Shangai».


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