Con cinque mesi di ritardo, Pippo Inzaghi tra poche ore potrebbe diventare il nuovo allenatore del Milan. Il nome di Super Pippo, che quest'anno ha guidato la Primavera rossonera vincendo il Viareggio, era già stato fatto a gennaio ai tempi dell'esonero di Massimiliano Allegri, ma alla fine Silvio Berlusconi aveva optato per Clarence Seedorf. Così in fretta e furia l'olandese aveva lasciato il calcio, salutato il Botafogo e dal Brasile era partito con destinazione Milano per far ritorno nella sua vecchia squadra, ma questa volta nelle vesti di allenatore. La fiducia presidenziale era stata talmente forte che l'olandese aveva firmato un contratto di due anni e mezzo a 2,5 milioni di euro netti a stagione. Una fiducia che poco alla volta si è smarrita per strada ed è per questo che Berlusconi in queste ore sta optando per il suo esonero.
SPRINT
Inzaghi ha superato Roberto Donadoni e Unai Emery che fresco di vittoria nell'Europa League con il Siviglia era stato contattato dal Milan per prendere il posto di Seedorf. Ma nel tardo pomeriggio il tecnico degli andalusi aveva fatto sapere di essere pronto a firmare il rinnovo con il club spagnolo. Quindi in corsa è rimasto solo Inzaghi, che alle 20.55 di ieri sera insieme a Galliani ha varcato in macchina i cancelli di Arcore per cenare con Berlusconi e parlare del futuro rossonero.
Si sta definendo anche lo staff di Super Pippo: Filippo Galli sarà il suo vice e con lui dovrebbe rimanere Mauro Tassotti. Se così sarà Cristian Brocchi diventerà l'allenatore della Primavera del Milan, mentre Alessandro Costacurta è in corsa per la panchina della Berretti.