Ci sarà da divertirsi con questi ventenni che addolciscono, almeno in parte, l'amarezza per il brutto infortunio di Biglia. Kishna fortemente voluto nel mercato estivo si è rivelato subito determinate: gol all'esordio e messaggio alla concorrenza. Il tecnico biancoceleste lo aveva studiato a lungo in allenamento e complice anche il mini turn-over Champions lo ha gettato nella mischia. L'olandese ha ripagato con tocchi di classe, giocate e un gol che hanno fatto innamorare i tifosi. Già non si parla d'altro. L'intesa con Keita, purosangue indomabile sembra già perfetta.
Lo spagnolo dopo la gara con il Leverkusen si ripete anche contro i rossoblu, sfoderando una prestazione di livello. E così la sua estate turbolenta sembra già un ricordo lontano. Poi Anderson, il brasiliano che nella passata stagione fece sbocciare la Lazio. Le sue accelerazioni sono devastanti, anche se è tornato dal Brasile con un po' di saudade. Ma l'entusiasmo di questa squadra è contagioso e il 10 laziale non ci metterà troppo a riprendersi lo scettro.
VECCHI RAGAZZI
In avanti Pioli si sfrega le mani. Un trio delle meraviglie, un potenziale enorme che il tecnico cercherà di gestire al meglio. Ma non va dimenticato che anche in mediana i biancocelesti hanno due baby d'oro: Cataldi e Milinkovic. Il primo è un predestinato. La passata stagione è esploso e quest'anno cerca la consacrazione. Ha la Lazio tatuata sulla pelle e da qui a qualche anno sarà lui il capitano biancoceleste.
Lo spogliatoio se lo coccola e Klose lo ha adottato. Milinkovic è arrivato dopo una trattativa estenuante che ha coinvolto Genk e Fiorentina. Il serbo è un centrocampista con colpi da fenomeno. Per ora si è visto pochissimo, due mezze gare in cui ha collezionato solo due gialli. Nessuna paura il tempo e il curriculum sono dalla sua. E de Vrij? Il centrale olandese ha appena 23 anni ma agli occhi della serie A sembra già un veterano. Giovani, belli, ribelli ma un po' acerbi. Perché se è vero che possono essere devastanti, dall'altro lato la giovane età li fa spesso peccare in concretezza. Contro il Bologna la gara andava chiusa molto prima per non rischiare i brividi finali. Anche perché quando il gioco si farà duro sarà vietato sbagliare.
PLAY-OFF
E questo già a partire da mercoledì quando in Germania bisognerà affrontare il ritorno dei play-off di Champions. L'1-0 non garantisce sicurezze e gli infortuni di Biglia, Djordjevic e Klose mettono in apprensione il tecnico. Rispetto allo scorso anno Pioli ha molte più cambi di livello. Bisognerà scegliere bene su chi puntare. In avanti Keita appare insostituibile, così come Candreva.
Dopo il turno di riposo contro il Bologna, Anderson è pronto a sciorinare calcio. Se lo aspettano il mister e tutti i tifosi. Ci sarà bisogno di anche di lui. In panchina dovrebbe finire Kishna. L'olandese potrebbe rappresentare il colpo a sorpresa in corso d'opera, soprattutto quando il ritmo inevitabilmente calerà. La sua velocità e i suoi colpi fondamentali per sfondare il muro tedesco. Il Bayer, come già all'andata, ha mostrato di soffrire molto le accelerate degli esterni laziali. È proprio su questo tema che Pioli sta preparando la gara. Il vero cruccio però è: chi sostituirà Biglia? Il suo infortunio è una tegola enorme per la Lazio. Il Principito, finché è rimasto in campo, ha preso in mano la squadra dispensando sicurezza. Il vice in quel ruolo è Cataldi, possibile anche l'impiego di Onazi. Più difficile quello di Morrison che in ritiro è stato provato solo una volta in quella posizione. Per ora il ventiduenne inglese è ancora un oggetto misterioso.