Lazio, Candreva più decisivo di Pioli: dall'esclusione alla rivincita dal dischetto

Lazio, Candreva più decisivo di Pioli: dall'esclusione alla rivincita dal dischetto
di Gabriele De Bari
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Domenica 22 Novembre 2015, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 21:40
Alla fine, nella formazione iniziale, ha pagato soltanto Antonio Candreva. Dopo 3 sconfitte consecutive e la delusione del derby, l'allenatore Pioli aveva annunciato, avallato dal ds Tare, dei cambiamenti nella Lazio. Insomma, un vento di novità per una squadra priva d'identità, di determinazione e di gioco. Il centrocampista romano era stato additato come il principale responsabile dei risultati negativi biancocelesti.

Chiamato in Nazionale da Conte, al contrario, Candreva ha dimostrato di stare bene fisicamente, di giocare con intensità e coraggio, firmando anche la quarta rete in azzurro contro il Belgio. Per lui anche uno scampolo di gara contro la Romania. Candreva, magari, pensava che le presenze in Nazionale avrebbero cancellato le delusioni laziali e convinto Pioli a cancellare l'ipotesi di una esclusione eccellente. Il tecnico, invece, ha tenuto il punto e fatto quello che gran parte della piazza chiedeva: la testa di Candreva.

Poi, quando la partita contro il Palermo, stava scivolando verso la quarta sconfitta consecutiva, con una Lazio senza idee e senza spirito di squadra, ecco che Candreva è stato chiamato in campo a dare il suo contributo.

Dopo pochi minuti Lulic conquistava il rigore e il centrocampista, senza esitare, si presentava sul dischetto.
Tutti gli occhi degli spettatori erano su di lui, come le orecchie di quelli che stavano seguendo l'incontro via radio. Una trasformazione algida, con palla rasoterra e precisa. Per Candreva era la fine di un incubo, anche se non esultava come qualcuno si aspettava. Un pallone che scottava, perché poteva diventare un macigno, in caso di errore. Questa volta niente cucchiaio, meglio non sfidare la sorte oltre il lecito. Per l'azzurro un momento atteso, forse non basterà a cambiare le gerarchie ma lo riproporrà come possibile titolare a Empoli. Una settimana vissuta tra alti e bassi e con un finale a sorpresa, sia nell'esclusione, alla quale fino all'ultimo non ha creduto, che nella piccola rivincita. Così come ha voluto il destino