ANDATA E RITORNO
Raccontagli di Miro, Felipe, al tuo amico di Barcellona. Spiegagli come ti sta plasmando a sua immagine e somiglianza. Perché fra un amo e una canna da pesca sul lago di Bracciano sono nati i 10 gol di Anderson, l'altro unico biancoceleste in doppia cifra. Appannato e discontinuo, il brasiliano, nelle ultime due gare. Adesso la Lazio ha bisogno di lui. Questo è il momento, così Felipe respira persino le origini della rete: col Parma la prima in Serie A, all'andata, era l'inizio dell'esplosione di dicembre. Stasera, al ritorno, proverà a ripetersi con Candreva, ultimo marcatore all'Olimpico coi Ducali (al 93', il 3-2 della scorsa stagione). Antonio mancava nel primo confronto di quest'anno, s'era stirato nella sfida precedente col Chievo. Ad aiutare i due fantasisti ci sarà poi Lulic (Mauri non al 100%), perno fra centrocampo e trequarti, quindi fra 4-3-3 e 4-2-3-1.
LA TENTAZIONE EX
La sorpresa può arrivare in mediana: il grande ex Parolo provato e riprovato ieri sotto la pioggia con Cataldi. La costola fa ancora un po' male, ma Pioli nell'ultima rifinitura di oggi dovrà decidere se rischiare subito il suo rientro dal primo minuto. Marco a quel punto potrebbe addirittura giostrare in cabina di regia, come con Palermo e Sassuolo, quando era mancato Biglia. Rimane favorito Ledesma con cui la Lazio ha però vinto appena una volta (3 ko e 2 pari) su sei presenze titolari. Pioli guarda i numeri, riflette e fa persino un po' pretattica. Nella lista dei convocati intanto si rivede Djordjevic, dopo quattro mesi. Rimane invece ancora a casa, Gentiletti. Eppure, in assenza di de Vrij, sarebbe fondamentale il suo rientro.