Milan, a Milanello comincia l'era Brocchi. La Primavera affidata a Nava. Berlusconi: «Grazie Sinisa ma il Milan deve fare di più»

Foto Ac Milan
di Redazione Sport
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Lunedì 11 Aprile 2016, 22:48 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 23:00
Prima giornata di lavoro a Milanello per Cristian Brocchi. L'allenamento è stato posticipato di un'ora, dall 15 alle 16, per permettere a Brocchi di prendere contatto con i giocatori. Intanto il suo posto alla guida della Primavera rossonera è stato assegnato a Stefano Nava.

Dopo aver pranzato insieme a Milanello, Brocchi e l'ad Adriano Galliani si sono trasferiti nello spogliatoio, dove entrambi hanno tenuto un discorso di qualche minuto davanti alla squadra. Alle 16 il neo allenatore ha riunito in campo i giocatori in cerchio, per spiegare il programma della seduta e ha fatto gli auguri a Luiz Adriano, che oggi compie 29 anni.

Quindi la prima sgambata. La squadra rossonera ha cominciato la seduta con corsa ed esercizi con ostacoli alti, bassi e paletti, per proseguire con lavoro atletico di corsa a diversa intensità ed esercitazione tecnica sui passaggi. Infine esercitazione tecnico-tattica in superiorità numerica. Il Primavera Luca Vido è stato aggregato alla prima squadra, mentre Abate, Alex, Balotelli e Abbiati hanno effettuato un lavoro personalizzato.

«Ringrazio Sinisa Mihajlovic per il lavoro svolto, con il massimo impegno. Il Milan però può e deve fare di più. Dobbiamo concludere la stagione nel migliore dei modi, provare a vincere la Coppa Italia e naturalmente rientrare in Europa. Brocchi è una scelta per preparare il futuro, un futuro nel quale il Milan deve tornare al gioco tra risultati all'altezza della sua storia. A fine stagione trarremo le somme e opereremo tutte le scelte necessarie a questo fine», le parole di Berlusconi arrivano dalla sua pagina Facebook.


IL COMUNICATO DELLA CURVA
La Curva Sud del Milan fa un «in bocca al lupo a Cristian Brocchi per il difficile compito che lo aspetta» e prende posizione contro l'esonero di Sinisa Mihajlovic, definito «solo l'ultimo incolpevole a pagare per l'incapacità di gestire la società da parte di Galliani ed il complice benestare del presidente Berlusconi, che per l'ennesima volta avalla un'operazione quantomeno discutibile, mettendo sulla graticola un allenatore per non colpire i veri colpevoli di questa situazione, ossia i suoi uomini di fiducia e la sua assenza». «Ci riserviamo di far sentire la nostra voce nei prossimi giorni» annunciano gli ultrà rossoneri, che da tempo contestano la società e in particolare l'ad Adriano Galliani e ora si scagliano direttamente contro Berlusconi. «Un Presidente che non sa riconoscere il vero problema nella sua azienda e che quindi non lo risolve, non è più giustificabile nemmeno a fronte di grossi investimenti, ma anzi diventa a questo punto il primo responsabile di questa situazione - è la tesi della Curva -.
Sono ormai troppi anni che vediamo costruire squadre senza capo nè coda, spacciate come grandi squadre per mascherare l'incapacità sul mercato e il decadimento generale che purtroppo sta aumentando con il passare degli anni».
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