Non è facile per l'allenatore scegliere 11 titolati in una squadra dove ci sono 23 giocatori in grado e disposti ad affrontare questo tipo di partite». «Abbiamo commesso degli errori, ma è molto difficile quando si gioca contro avversari così chiusi - ha aggiunto -. Senza giocare il miglior calcio, però, siamo finiti primi nel girone. La cosa più importante è non perdere la fiducia: io e i miei compagni ne abbiamo tanta. Non abbiamo espresso il miglior gioco, ma siamo in Russia per vincere. De Gea? Lavora come un animale in allenamento e la nostra fiducia in lui è enorme».
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