Lazio, Tare: «Bergessio era la ciliegina del mercato, mi dispiace per Ederson»

Lazio, Tare: «Bergessio era la ciliegina del mercato, mi dispiace per Ederson»
di Alberto Abbate
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Martedì 3 Febbraio 2015, 16:16 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 08:19

I tifosi sono delusi del mancato arrivo di Bergessio in extremis, il diesse Tare prova a chiarire la situazione alla radio ufficiale biancoceleste: «In questo periodo abbiamo fatto delle valutazioni con Pioli, il nostro punto debole era la difesa e abbiamo preso Mauricio. La settimana scorsa - dopo la partita di Coppa Italia - abbiamo avuto modo di conoscere bene l’infortunio di Djorjdjevic, i tempi si sono accorciati, i medici ci hanno assicurato che non saranno più di due mesi. Insieme all’allenatore abbiamo deciso di non fare interventi sul mercato per Klose che ha chiesto di avere più continuità, per ulteriori garanzie abbiamo riportato Perea, un giovane sul quale crediamo tanto. Dopo la partita di Cesena ero convinto che non avremmo fatto nessun intervento finchè ieri all’ora di pranzo, l'entourage di Bergessio ha cercato di fissare un appuntamento con me per chiarire la situazione. Siamo stati insieme e con molta chiarezza abbiamo detto che non avevamo necessità in attacco perché abbiamo Klose, Perea, Mauri e Keita che possono giocare in questa posizione. Allora è nata l’idea degli scambi di prestiti perché Bergessio poteva avere meno spazio: abbiamo proposto Ederson che, vista l’esplosione di Candreva, Anderson e Keita è un po’ chiuso, abbiamo ritenuto fosse fattibile. Non c’entra niente averlo voluto dall’inizio, Bergessio mi piace molto per le sue caratteristiche e pensavo che potevamo provarci. Ovviamente c’era anche la possibilità di portarlo senza operazioni di scambi, ma era importante mantenere gli equilibri, giochiamo solo il campionato e altre due-tre partite di Coppa Italia, gli equilibri vanno sempre considerati. Fosse stato utile l’avrei fatta senza scambi, quest'operazione, ma siamo stati chiari sia con la Samp che con l’agente che sarebbe andata in porto solo con scambi di prestiti».

EDERSON

Il diesse difende Ederson, ora attaccato dalla tifoseria biancoceleste: «E' un ottimo ragazzo, un professionista e l’ha dimostrato in questi anni con il suo attaccamento alla maglia.

Mi dispiace se viene attaccato, ma questo fa parte del nostro mestiere. Se lui ha ritenuto di non prendere in considerazione questa esperienza mi dispiace perché poteva dimostrare le sue qualità, ma dobbiamo accettarlo, starà al mister decidere. Noi avremo la stessa considerazione che avevamo prima di lui. Il suo agente aveva accettato, l’accordo economico si era trovato, aspettavamo solo l’ultima parola di Ederson per avere la certezza. Purtroppo non siamo riusciti a comunicare con lui, questo ci fa capire che la sua scelta era diversa, ma questo non toglie nulla a ciò che è per noi. Abbiamo preso in considerazione molte cose, prima di Cesena il mister ha comunicato a tutti i giocatori che lui aveva deciso di non fare altre operazioni in attacco perché si fida di ciò che abbiamo in squadra. Il fatto che io abbia preso in considerazione di fare questa operazione era solo per aggiungere qualcosa a questa squadra. Chi mi conosce sa che dico solo la verità, sarebbe stata una cosa in più da parte della società per avere alternative, nonostante noi riteniamo che sia sufficiente ciò che abbiamo. Noi andiamo avanti con le certezze: Klose ha dimostrato di essere in forma, Perea ha bisogno di tempo e appoggio da parte della gente, poi toccherà a loro fare la differenza».

CAMPO

Adesso testa di nuovo al campionato: «Quella con il Genoa sarà una partita difficile, negli ultimi anni ha sempre vinto, quindi è ora di cambiare. La sconfitta del Manuzzi ti fa capire quanto è difficile questa stagione. Arrabbiato per Cesena? E’ un rammarico perché avevamo trovato la strada giusta, queste partite non si vincono con la qualità, ma con la voglia, la capacità, la determinazione, ma non voglio prendere in considerazione tutte le scusanti che avevamo. Chi scende in campo ha già dimostrato di essere all’altezza».