«Ho sofferto da tifoso e da presidente per la mancata qualificazione della nazionale ai Mondiali, ma non condivido il giudizio di un parallelismo tra l'attività sportiva e la gestione della federazione.
I tifosi avevano bisogno di colpevoli e li hanno avuti. Mi sono preso la colpa di questa situazione ma in Figc è stato fatto tanto di positivo questo non va dimenticato». Così il'ex presidente della Figc, Carlo Tavecchio, nel suo intervento all'assemblea elettiva del Figc per l'elezione del suo successore. «Ci si accusa di immobilismo, ma sarà la storia a dirci se è stati fatto tanto o poco - ha proseguito -. Il cambiamento era in atto, non può essere un risultato negativo a cancellare tutto questo. Affido a chi verrà dopo di me un organismo di gente qualificata, che sa quello che fa, a garanzia e presidio di legalità del sistema sportivo italiano».
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