Protesta contro i propri tifosi: l'Alianza Lima si ferma in campo per 20 secondi

Protesta contro i propri tifosi: l'Alianza Lima si ferma in campo per 20 secondi
di Gianluca Cordella
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Mercoledì 11 Febbraio 2015, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 12:24
Una protesta silenziosa e di soli 20 secondi, ma dal grande impatto. I giocatori dell'Alianza Lima - aggrediti brutalmente dai propri tifosi dopo aver perso per 4-0 l'andata dello spareggio di Copa Libertadores contro l'Huracan - hanno scelto la gara di ritorno contro gli argentini per "rompere" con i propri tifosi-teppisti.



Al fischio d'inizio, tutti fermi in campo, con i giocatori dell'Huracan che, compresa la situazione, si passano la palla nella propria metà campo, mentre dagli spalti parte un lungo applauso. Poi, dopo 20 secondi, via alle ostilità - sportive, si intende - che produrranno alla fine solo uno 0-0.



I fatti: dopo la gara di andata, persa nettamente per 4-0, i giocatori peruviani avevano subito un'aggressione violenta da parte dei propri tifosi. Gli ultrà si erano recati al campo di allenamento armati di spranghe, pistole e coltelli e, dalle minacce, si era passati allo scontro con alcuni giocatori, tre dei quali feriti (per due di loro, anche ferite lacero contuse). Ma tutto era nato dopo la partita della sera prima perché i tifosi aveva chiesto il faccia a faccia - purtroppo, ormai di rito - con la squadra e non avevano mandato giù il tono polemico con cui i giocatori che ci avevano messo la faccia avevano risposto ai capi ultrà. Da lì, l'aggressione del giorno dopo.
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