Lazio, Rovella: «Mi affiderò a Sarri al 100%. Cataldi? Concorrenza sana, mi ha scritto prima che arrivassi»

Il centrocampista è stato presentato a Formello

Lazio, Rovella: «Mi affiderò a Sarri al 100%. Cataldi? Mi ha scritto prima che arrivassi, la concorrenza è sana»
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Venerdì 25 Agosto 2023, 17:41

Altra giornata di presentazioni a Formello. Nella sala stampa del centro sportivo biancoceleste arriva Nicolò Rovella, nuovo regista della Lazio fortemente voluto da Sarri e presentato dal nuovo ds Angelo Fabiani: «Diamo il benvenuto a Rovella, al pari di Pellegrini ha attraversato questo momento di mercato, non nascondo che a un certo punto mi sono anche preoccupato, ho visto una sua foto sulla panchina del Monza. Ho pensato "non è che questo mi sta tirando il pacco"».

«A parte le battute, sarò ripetitivo, ma tutti questi ragazzi hanno un comune denominatore: hanno tutti voluto fortemente la Lazio», ha continuato Fabiani, «non so perché, però è la verità, potete chiederlo a chiunque di loro. Quando la Lazio si è affacciata, non hanno voluto sapere né se né ma: la Lazio. Ringrazio anche Rovella, ho saputo dai suoi agenti che rifiutava qualsiasi altra destinazione». «Per me venire qui è un passo avanti per la mia carriera», sono state le prime parole di Rovella, «la Lazio è un top club, ho voluto fortemente venire qui, è un'occasione unica.

Sono felice».

Cosa rappresenta per te la Lazio? Un trampolino di lancio?

«Oltre a essere una grande opportunità, l'anno scorso ho fatto un buon campionato a Monza. Serviva uno step successivo, era importante venire in una squadra importante come la Lazio per giocarmi le mie carte, voglio far bene qui e rimanerci il più possibile».

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Come mai hai scelto il 65 come numero di maglia?

«Per mio papà, è il suo anno di nascita. Ce l'avevo a Genova, l'anno scorso non ho potuto prenderlo, appena ne ho avuto la possibilità qui alla Lazio l'ho preso».

Ti reputi un regista sarrista? Come immagini questa stagione?

«Sarri mi ha telefonato prima di venir qui, dicendomi che voleva farmi fare il regista basso. Mi affiderò a lui al 100%, è un maestro, spero di lavorare con lui più tempo possibile, cercherò di apprendere il più possibile da lui. Mezzala? Se servirà, lo farò. Per me va bene qualsiasi ruolo».

Come mai Allegri ti ha lasciato andare?

«Preferirei parlare più della Lazio che della Juve in questo momento».

 

Si parlava di te ma anche di Ricci e Torreira, quali sono le tue caratteristiche rispetto a questi giocatori?

«Sono molto felice e onorato della possibilità che mi ha dato il mister, che mi ha voluto fortemente. Rispetto agli altri due giocatori, conosco bene Ricci, è mio compagno nell'Under 21, ci ho giocato tanti anni. È un ottimo giocatore. Gli auguro il meglio, sta facendo un percorso diverso a Torino».

Le tue sensazioni arrivando qui non da titolare? Come ti relazioni a Cataldi?

«Ho sentito Danilo prima di venire qui, è stato molto carino, mi ha scritto un messaggio. Questo era importante. Siamo compagni di squadra, è vero, ma è giusto ci sia concorrenza, spinge entrambi a far meglio. Anche lui è un ottimo giocatore, spero di assimilare il prima possibile le richieste del mister ed esser pronto».

Cosa manca al centrocampo della Lazio per essere top?

«Quelli che fanno parte del centrocampo della Lazio sono tutti giocatori forti, credo abbastanza diversi come caratteristiche. Ci somigliamo fisicamente, non siamo come Milinkovic. Ci sono tutti giocatori diversi ma forti. Credo sia più una questione di coesione, come trovarci in campo, va trovata un alchimia, poi dopo andremo avanti benissimo».

Qual è la tua condizione fisica? Chi è il tuo modello in campo?

«Mi sono infortunato appena arrivato in tournée, sono stato fermo 15-20 giorni, ho saltato tutto il ritiro. Sto rincorrendo la forma, già ne avevo parlato col mister. Ci sto lavorando, mi fermo ad allenarmi anche dopo gli allenamenti con la squadra. Il mio giocatore preferito è sempre stato Modric, però non ho proprio le stesse caratteristiche".

Ti hanno già parlato del derby di Roma?

"Il derby più bello che c'è in Italia. Penso sia abbastanza simile al derby di Genova, ma qui a Roma moltiplicato per due. Non vedo l'ora di poterlo giocare".

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