Pennetta va alla conquista dell'America
«I love NY. Fabio? Troppo severi con lui»

Pennetta va alla conquista dell'America «I love NY. Fabio? Troppo severi con lui»
di Angelo Mancuso
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Lunedì 3 Agosto 2015, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 10:15
Quando gioca così e non insegue fantasmi Fognini è tra i più forti del mondo. Lo sa bene Flavia Pennetta, che ha seguito in tv la finale di Amburgo, persa con doppio 7-5 dal suo Fabio contro Nadal. Il fidanzato (e promesso sposo) ha avuto un'accesa discussione con Rafa: si è lamentato con l'arbitro perché zio Toni parlava troppo dando indicazioni al nipote (non è la prima volta che il maiorchino viene accusato di coaching). Fabio aveva ceduto il primo parziale 7-5 ed era avanti 5-4 nel secondo: ha sprecato due set point con il servizio a disposizione. Scampato il pericolo Rafa ha infilato altri due game e chiuso ancora 7-5 conquistando il 67esimo titolo, il 47esimo sulla terra. Flavia spiega: «Con Fabio gli addetti ai lavori sono troppo severi».
Come procede la preparazione?
«Dopo Wimbledon mi sono solo allenata per la lunga trasferta negli Stati Uniti, dove ho sempre fatto bene sul cemento. Partirò il 6 agosto e giocherò a Toronto. Poi Cincinnati, New Haven e gli US Open».
Lo Slam americano è il suo torneo: 4 volte nei quarti e una semifinale.
«Adoro New York. Gli US Open mi hanno spesso portato fortuna, speriamo che sia così pure quest'anno».
Metà della stagione è in archivio. Bilancio?
«I primi 6, 7 mesi sono stati altalenanti. Quarti a Dubai, a Indian Wells dove nel 2014 avevo vinto, ottavi a Miami e Parigi. Mi brucia l'eliminazione al primo turno a Roma contro la Svitolina, una delle emergenti del circuito».
A proposito di giovani: su chi punterebbe?
«La Muguruza, finalista a Wimbledon, e la Bencic hanno un futuro assicurato. Lo stesso vale per la Giorgi, che se è in giornata può battere chiunque. Camila può entrare tra le top ten».
Tuttavia a dominare è sempre Serena Williams, che va per i 34. Mai nella storia del tennis femminile la n.1 ha avuto più del doppio dei punti della seconda.
«È una vincente, una numero 1 in tutti i sensi. E' troppo più forte fisicamente. Quando va in tensione ti può regalare qualcosa, il punto è che ce la devi portare e non è semplice».
L'americana, vincendo gli US Open, centrerebbe il Grande Slam.
«New York è casa sua e ha trionfato nelle ultime tre edizioni. L'avversaria più pericolosa potrebbe essere proprio la tensione. L'ultima a vincere tutti e 4 i major nella stessa stagione è stata Steffi Graf nel 1988. La pressione sarà enorme».
Lei è quasi coetanea di Serena. Ha deciso fin quando giocherà?
«Vado avanti giorno per giorno. Ho 33 anni, sto bene, ma ci sarà un momento in cui dovrò fermarmi, non so quando. Da piccola sognavo di fare la ballerina di danza classica, ma ora non mi vedo lontana dal tennis che è la mia vita. Mi piacerebbe dare un contributo con la mia esperienza».