Concorsopoli, la Corte dei conti chiede già 400mila euro di danni a politici e dirigenti della sanità. «Ci fu dolo»

I procuratori della Corte dei conti
di Egle Priolo
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Martedì 14 Maggio 2024, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 13:45

PERUGIA - Quasi quattrocentomila euro di danni. Da disservizio e di immagine. È quello che la procura della Corte dei conti ora chiede di pagare ai politici, sanitari e dipendenti dell'Azienda ospedaliera di Perugia finiti nell'inchiesta nota come Concorsopoli. In pratica, quasi tutti gli imputati del processo penale che si avvia proprio in questi giorni alle battute finali e che, qualunque sia la sentenza, adesso devono difendersi anche dalla giustizia contabile.

Ventotto persone a cui è stato infatti notificato l'invito a dedurre, quindi a fornire spiegazioni rispetto a quegli «elementi idonei», secondo i sostituti procuratori Francesco Magno ed Enrico Amante, a convenirli in giudizio per rispondere di un danno erariale complessivo di 366.478,89 euro «a titolo di responsabilità dolosa, in via esclusiva e per gli importi a ciascuno attribuibili». Secondo i calcoli della procura, in particolare, il totale dei danni va distribuito così – in base alle responsabilità singole e ovviamente tutte ancora da accertare -: 286.401,36 euro all'Azienda ospedaliera di Perugia, 34.021,52 alla Usl Umbria 1, 44.978,32 alla Regione Umbria, più un migliaio di euro e spicci da rifondere al ministero dell'Interno, ma relativo solo al presunto danno da disservizio contestato a Gianpiero Bocci, come ex sottosegretario.
Le richieste più pesanti riguardano l'ex assessore alla Sanità Luca Barberini (18.960 euro a titolo di danno da disservizio, arrecato alla Regione) e l'ex direttore generale del Santa Maria della misericordia Emilio Duca: la procura parla di «18.970,36 euro a titolo di danno da disservizio e 18.970,36 euro a titolo di danno da interruzione del rapporto sinallagmatico, arrecati alla Azienda Ospedaliera di Perugia». Ma le contestazioni più dure sono per l'ex direttore amministrativo Maurizio Valorosi: per lui l'invito a dedurre è relativo a «19.800,81 euro a titolo di danno da disservizio, 19.800,81 euro a titolo di danno da interruzione del rapporto sinallagmatico e 35.000,00 euro a titolo di danno all’immagine, arrecati alla Azienda Ospedaliera di Perugia». Poco più di 5mila euro, invece, il danno ipotizzato per l'ex presidente della Regione Catiuscia Marini.
In ben 147 pagine di invito a fornire deduzioni, la procura regionale della Corte dei conti mette in fila le condotte che avrebbero portato ai danni per le casse ed enti pubblici: «Quanto all’elemento psicologico – scrive la procura contabile -, gli esiti dell’istruttoria depongono nel senso della sussistenza del dolo», ravvisato anche «il nesso di causalità tra i comportamenti illeciti e i pregiudizi derivati all’erario» e soprattutto i «danni pubblici attuali, certi e determinati».
Ai 28 «presunti responsabili» è stata data la possibilità di farsi ascoltare dai magistrati e di presentare appunto documenti e versioni per difendersi dalle contestazioni.

Si vedrà molto presto se all'invito seguirà il giudizio vero e proprio, mentre tra ormai poche settimane è attesa la decisione del collegio presieduto da Marco Verola che dovrà deliberare sulle richieste di condanna avanzate dai pm Mario Formisano e Paolo Abbritti nei confronti degli imputati nel processo penale. Stralciata la posizione di Duca (per lui nuovo collegio dal 9 luglio), oggi si torna infatti nell'aula degli Affreschi per la discussione della difesa di Barberini, con l'avvocato David Brunelli. La prossima settimana spazio alle difese di Bocci e Marini e, dopo le ultime udienze per eventuali repliche, la corte si ritirerà in camera di consiglio per la prima sentenza di Concorsopoli, a cinque anni dagli arresti che hanno decapitato politica e sanità in Umbria.

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