Con la nuova stagione della Ternana, a un giorno dalla gara di Coppa Italia con la Cremonese, mister Cristiano Lucarelli sale ai posti di combattimento. Stando al nuovo paragone locomotorio, sale sul trattore, ma lo fa indossando pure armatura e scudo. Gli obiettivi, li consociamo. Eppure lui lancia moniti. Come prima cosa, sintetizza le ambizioni: «Io ho un obiettivo e un sogno. L'obiettivo è allenare l'anno prossimo in serie A, il sogno è farlo con la Ternana». Però... c'è un però. «Dobbiamo provarci, ma non sarà facile. Ci sono diciotto società che puntano alla serie A. Numeri alla mano, due di queste dovranno retrocedere. C'è sempre il rischio di partire con un'ottima squadra, ma di ritrovarsi poi a cercare di non retrocedere. Non vorremmo correre questo rischio. Per questo, saremo un trattore, simbolo di umiltà e lavoro. E i trattori sanno trainare anche il carro armato. Gli altri non ci vedono favoriti? Può essere un vantaggio. Noi non guarderemo gli altri, ma penseremo solo a noi. Agli obiettivi grandi, si arriva per micro-obiettivi. Ogni singola partita sarà un obiettivo. Senza tabelle. In questo modo, anche se sei meno forte, puoi farcela».
E il mercato? Si aspetta altri colpi per completare la squadra? Glissa, su questo, Lucarelli.
Domani parte l'intervento. «Non faccio il giardiniere – dice il tecnico – ma sono sicuro che la società farà le cose bene. Serve anche qui attenzione. Mi ricordo ancora un precedente, quando il Verona vinse a tavolino a Cosenza perché una rizollatura dello stadio non attecchì. Ma ho alle spalle una società che fa un grande sforzo su tutto. Anche per farci allenare come una società di serie B, sebbene abbia infrastrutture non idonee alla serie B». E i nuovi campi della Polymer? «Molto buoni, terreni eccellenti e rispondenti agli standard. Ma sono larghi 58 metri. Non bastano, per curare alcuni aspetti». Che anno si aspetta? «Spero che sia l'anno di tutti. Quando ognuno ha azzeccato il suo anno, abbiamo fatto grandi cose».