Rivali nel calcio di provincia ma uniti dalla passione per la Roma, ternani e perugini vicini in tribuna all'Olimpico

Rivali nel calcio di provincia ma uniti dalla passione per la Roma, ternani e perugini vicini in tribuna all'Olimpico
di Paolo Grassi
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Martedì 8 Novembre 2022, 00:00

Gli uni Fere, gli altri Grifoni. Avversari di campanile nelle vicissitudini dell'Umbria pallonara, ma quando c'è di mezzo la Roma si va tutti d'accordo. Perché, come diceva Carlo Verdone in uno sketch: «La Roma è la Roma». Lo è anche per degli appassionati di Terni e di Perugia. Gli uni contro gli altri un mese e mezzo fa nel derby del Liberati, gli uni insieme agli altri in un altro derby, all'Olimpico. In tribuna Tevere per Roma-Lazio, vicinissimi tra loro. I due striscioni si leggevano l'uno a distanza di pochi metri dall'altro. "Roma club ternani romanisti brigata Angelo Nulli" e "Roma club Perugia Alessio Felicino". Eppure, nessuno dei due sapeva della presenza dell'altro. Tutti e due nati da pochi mesi, in memoria di ragazzi scomparsi. 120 soci il club di Terni, 103 quello di Perugia. «Ho visto le foto dei due striscioni vicini, l'uno a dieci metri dall'altro - dice Daniele Romanelli, vicepresidente del club ternano e che insieme al presidente Simone Carletti ha fondato il gruppo - e mi è venuto da sorridere». La stessa cosa la dice William Valente, presidente del club perugino: «Neanche noi, lì, ci eravamo accorti di nulla. Lo abbiamo visto in fotografia dopo e ci abbiamo sorriso». E siccome è pur sempre un derby nel derby, ci scappa la goliardia: «I perugini - scherza Romanelli - hanno fatto lo striscione bianconero. Avranno usato le lenzuola?». La risposta di Valente, non si fa attendere: «Vorrei sapere - dice ridendo - dove hanno visto il nero! Dalla foto, forse, può sembrarlo. In realtà, la scritta è rossa. Bianca e rossa, come i colori di Perugia». A Roma, per i due club c'erano alcuni esponenti con gli striscioni. Gli altri, tutti riuniti nelle rispettive sedi, a Terni e a San Sisto, a vedere insieme il derby. Che per la Roma è andato male. «Derby brutto - dicono sia Romanelli che Valente - risolto per la Lazio da un errore. Altrimenti, era da 0-0». E l'altro derby, tra Ternana e Perugia? «Siamo tutti tifosi delle Fere - dice Daniele Romanelli - e io sono stato in Curva Nord fino a un po' di anni fa. La Ternana sta andando bene. Quest'anno, la squadra è quadrata e ha qualità. Lo ha confermato contro il Genoa. Ma non dobbiamo metterle pressione. Terni, purtroppo, è un po' come Roma. Sbagli una partita non sei nessuno, azzecchi tre partite e diventi un fenomeno. La squadra, mister Lucarelli e lo staff devono lavorare con calma». Naturalmente, i romanisti ternani coltivano il sogno di vedere le Fere in serie A, sfidare proprio i giallorossi: «Se succede - dice Romanelli - spengo tutti i televisori». I romanisti perugini, invece, devono pensare più alla salvezza. «Io non seguo tantissimo il Perugia - dice Valente - ma molti del club sono pure tifosissimi dei biancorossi. Il Perugia può salvarsi. Ha la qualità e ha ottimi giocatori. Può superare questo momento, in cui c'è anche tanta sfortuna».

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