Niccolò Bettarini, lo sfogo dopo la scarcerazione di uno degli aggressori

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Mercoledì 13 Marzo 2019, 13:07 - Ultimo aggiornamento: 14:41
La pena deve avere una «funzione rieducativa» anche se il condannato la sta già scontando solo in fase di custodia cautelare e non è ancora arrivata una sentenza definitiva. È sulla base di questo principio che il gip di Milano Guido Salvini, con un'ordinanza innovativa, ha deciso di scarcerare Davide Caddeo, uno dei quattro condannati, e alla pena più alta di 9 anni, per l'aggressione a coltellate del primo luglio a Niccolò Bettarini, figlio di Stefano e Simona Ventura. E lo ha mandato agli arresti domiciliari con l'obbligo, però, di frequentare un centro di cura per tossicodipendenti e una comunità dove dovrà lavorare, proprio per favorire quella «riabilitazione» a cui si è mostrato già disponibile.

Ecco perché è arrivato lo sfoto di Bettarini junior, attraverso un video condiviso sui social.
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