Pugni e schiaffi, in testa e sul volto, senza pietà. Nello spazio stretto di una macchina, dalla quale non riusciva ad allontanarsi, non le è rimasto altro da fare che urlare, nella speranza che qualcuno potesse sentirla. E soprattutto fare qualcosa. Ed è successo: due persone, di un gruppetto che stava passando nel tratto iniziale di via Gabriele d’Annunzio, non lontano dall’incrocio con via Conte di Ruvo, a Pescara, si sono avvicinate all’auto, dopo essersi accorte che la donna era veramente messa a malpartito, hanno aperto lo sportello e l’hanno aiutata a scendere. Strappandola letteralmente dalle mani dell’uomo, evidentemente alterato dall’alcol, che continuava a cercare di trattenerla con violenza.
Quando la signora è scesa lui si è allontanato velocemente, mentre il gruppo di passanti cercava di darle un minimo di assistenza e, soprattutto, provvedeva a chiamare la centrale operativa della Questura. Quando una pattuglia della volante, coordinata dal dirigente Pierpaolo Varrasso, è arrivata sul posto sono stati i testimoni a raccontare, innanzitutto, la scena terribile alla quale si erano trovati ad assistere e piano piano anche la donna, una quarantaseienne, ha iniziato a raccontare. Proprio in quel momento, quello che poi si è scoperto essere il suo compagno, è tornato indietro, ancora più carico di rabbia.
Intanto la compagna si è confidata con gli agenti: già altre volte l’uomo l’aveva picchiata in maniera pesante nel corso dei due anni di convivenza, ma nell’ultimo periodo l’aggressività è andata costantemente aumentando. L’altra sera stavano litigando e lei, intimorita, ha chiesto di scendere dall’auto. Per tutta risposta lui ha accostato e ha iniziato a pestarla, fino all’arrivo dei soccorritori. Gli agenti hanno ascoltato la ricostruzione, cercando di mettere il più possibile la donna a suo agio, intanto hanno anche avvertito di quanto accaduto i figli e altri familiari. Solidarietà e tempestività dell’intervento si sono rivelati, ancora una volta, fondamentali: la raccomandazione delle forze dell’ordine è quella di non perdere mai tempo di fronte ai comportamenti aggressivi, denunciare sempre e subito. Anche se si è semplici testimoni.